
Ponte a Niccheri e Ponte a Ema: il futuro è adesso. Le due frazioni sono alla vigilia di una trasformazione profonda che sarà determinata da una rivoluzione nell’assetto del traffico di veicoli che le attraversa. La ridefinizione dello svincolo di Ponte a Niccheri, con la prossima apertura del primo lotto della Variante di Grassina, e di quello di Ponte a Ema all’uscita autostradale di Firenze Sud (anche se con tempi più lunghi) cambieranno il volto della zona.
Sono stati questi i temi principali affrontati ieri sera, nella sala cinema dell’Acli di Ponte a Ema, strapiena di gente, durante l’incontro pubblico organizzato dal neonato Comitato “Da Ponte a Ponte”.
Inedita la formula che il Comitato ha scelto per lo svolgimento dell’incontro con i cittadini. Come ha spiegato il portavoce di “Da Ponte a Ponte”, Emanuele Bazzaco, nei giorni scorsi sono state raccolte le domande dei cittadini delle due frazioni e trasmesse all’Amministrazione comunale. Lo scopo, centrato, è stato di ottenere risposte, chiarimenti, impegni precisi a quesiti specifici e, in alcuni casi, tecnici. “Ponte a Ema, terra di confine tra Firenze e Bagno a Ripoli – ha detto Bazzaco – soffre della sindrome di abbandono”.
Presenti all’incontro il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, e tutta la giunta; l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze, Andrea Giorgio, la presidente del Quartiere 3, Serena Perini.
“Tante scelte e decisioni fatte relativamente all’assetto di questa zona – ha detto Pignotti – sono state migliorate grazie a richieste e stimoli che abbiamo ricevuto negli incontri di partecipazione fatti dall’Amministrazione e che abbiamo concretizzato”.
Sono stati 34 i quesiti sottoposti alle Amministrazioni comunali, relativi ai progetti che riguardano le due frazioni: “Sono tante modifiche e tante piccole grandi opere che dobbiamo avere la forza di considerare nella visione generale di tutta l’area e più complessivamente di tutto il nostro territorio – ha detto il sindaco -. Una singola scelta o un singolo cambiamento possono apparire all’inizio peggiorativi ma andranno considerati tutti insieme con il Comune di Firenze e il Quartiere 3 in una strategia complessiva che dovrà poi essere sperimentata una volta che tutte le opere, provvisorie e non, saranno in esercizio”.

Dalla platea sono qualche limitata intemperanza. Molti i cittadini soddisfatti delle spiegazioni ricevute anche se non tutti delle soluzioni proposte. Ora se c’è attesa per gli impegni presi e gli aggiustamenti promessi in corso d’opera. Evidentemente soddisfatti perfino i rappresentati delle forze politiche di opposizione, tutte presenti in sala, dalle quali non si è alzata alcuna voce di dissenso o di contestazione, nonostante siano state sollecitate a farlo dal moderatore.
Nuovo incontro pubblico annunciato per il 4 giugno.
Le domande dei cittadini e le risposte del Comune
D. E’ stata fatta una mappatura recente di tutti i sottoservizi e si è pensato come procedere in caso di manutenzione delle dorsali acqua/gas/luce/fibra che interferiscono con la massicciata di prossima realizzazione di accesso alla variante (Ingresso Via di Antella zona Circolo)?
R. Ovviamente anche i sottoservizi in futuro saranno mantenuti e i guasti saranno riparati attraverso i consueti cantieri con l’eventuale istituzione di restringimento della carreggiata e/o sensi unici alternati. Bisogna ricordare che il nuovo progetto ha comunque aggiornato la mappa dei sottoservizi esistenti che, tra l’altro, saranno adeguatamente protetti e resi accessibili per le necessarie manutenzioni. Voglio ricordare anche che l’impresa è in costante contatto con i gestori delle infrastrutture per la risoluzione di tutte le interferenze. E su questo come amministrazione cerchiamo di esercitare il maggior grado di controllo affinchè tutto venga fatto nel migliore dei modi.
D. Il sistema fognario attualmente esistente quali modifiche subirà e quando saranno effettuate nel cronoprogramma generale, dal momento che alcune realizzazioni hanno coperto le grate esistenti e non pensiamo che l’assetto attuale possa considerarsi soddisfacente con modifiche così invasive all’attuale conformazione viaria?
R. Il sistema fognario e la rete di smaltimento delle acque meteoriche superficiali verranno adeguati alle caratteristiche geometriche della nuova piattaforma stradale e di tutte le aree di pertinenza, e non solo: se ci sono dei tratti dell’attuale sistema esistente a cui il nuovo si collega, eventuali criticità verranno risolte in fase di cantiere. Un esempio su tutti, il caso del condominio Il Sasso, sull’attuale via di Belmonte, dove è stata realizzata la nuova fognatura che si era resa necessaria.
D. La progettazione ha contemplato la possibilità di spostare le nuove rotonde e la viabilità verso la sede autostradale nel lembo di terra già tagliato in due dalla stessa? Se sì, perché questa soluzione è stata scartata dal momento che darebbe più respiro a tutta la frazione sia nella parte delle abitazioni a ridosso del Circolo/Focacceria/ Centro Operativo che nella fascia Burger King/Farmacia/Lastri Marmi? E’ in ogni caso prevista una risistemazione/riqualificazione a verde di quella parte con un progetto?
R. Va detto che il progetto già impegna una parte del versante verso l’autostrada allontanando i flussi principali dall’area urbanizzata e dalla zona del circolo di Ponte a Niccheri. E sappiamo che grazie al lavoro di questa amministrazione, in ascolto dei cittadini o dei rappresentanti del circolo, è stato ricavato uno spazio vivibile maggiore rispetto a quello adesso presente. In questo senso la viabilità e i flussi di traffico si allontanano dal circolo e dalla zona urbanizzata. Tutte modifiche introdotte rispetto al progetto originario come da noi richiesto, in accordo con le giuste sollecitazioni dei cittadini. Ricordiamo inoltre che a fianco della nuova rotonda sotto il versante autostradale ci sarà anche il completamento della pista ciclabile che collegherà senza soluzione di continuità l’Antella a Ponte a Ema e poi, con il tratto di prossima realizzazione, fino al capoluogo. Ulteriori spostamenti comporterebbero rivalutazioni di tutte le geometrie delle intersezioni, ulteriori opere al fine di rendere compatibile il lavoro con la stabilità del pendio interessato e la necessità di numerosi espropri di proprietà private a monte. Visto lo spazio di vivibilità comunque guadagnato, questa è la soluzione ottimale e la fascia verde di proprietà comunale residua potrà essere oggetto di ulteriori piantumazioni oltre a quelle previste in progetto.
D. La progettazione ha tenuto conto delle esigenze manifestate dal Civico 58, civile abitazione dove risiede un disabile, che dai disegni di progetto sembra avere il proprio accesso direttamente su Via Chiantigiana dopo la rotonda in direzione Grassina, anziché come auspicabile nel parcheggio protetto davanti al Bar Anna e Roberto che verrà realizzato? Sono state considerate anche le necessità dell’ingresso Termomarket e Lastri Marmi che hanno accessi di tir e camion?
R. L’accesso carrabile al civico 58 rimarrà di immissione sulla Chiantigiana come è già adesso, ma non solo: tutta quella zona beneficerà a conclusione dell’intera opera di Variante, di una forte riduzione del traffico attesa in quel tratto diretto verso il viale alberato e verso Grassina. Tanto è vero che come i cittadini sanno, dopo numerosi confronti, abbiamo già previsto la possibilità di rendere quella strada senza sfondo attraverso l’utilizzo di pilomat o strumenti simili. È stata inoltre considerata la necessità di accesso dei mezzi pesanti di fornitori a Lastri e Termomarket, ed eventuali necessità di lievi modifiche volte a migliorare le traiettorie di manovra saranno gestite in sede di direzione lavori.
D. L’amministrazione prevede in futuro una riorganizzazione viaria della zona artigianale di Via Boccaccio, magari con un senso unico di accesso da realizzare in prossimità del civico 52 ed uscita dall’attuale impianto semaforico di Via Boccaccio?
R. Assolutamente sì, è una previsione auspicabile e ritengo che sia importante per tutta la zona di via Boccaccio e Brodolini. Una volta terminata la variante sicuramente lavoreremo a un progetto che permetta questo accesso diretto dal viale. Ci tengo a ricordare a proposito che già abbiamo visto accogliere (anche qui ascoltando e facendo nostra una proposta della cittadinanza) la richiesta di realizzare a fine lavori una nuova strada di accesso all’area di Belmonte (al servizio di impianto sportivo, scuole, Biblioteca e nuovo Polo nido-infanzia) direttamente a partire dal viale alberato da Grassina. Questo concretizza una visione complessiva dell’area di Belmonte a vocazione educativa, culturale, sportiva con un accesso dedicato per chi proviene da Grassina senza intasare eccessivamente la zona delle rotonde lungo via dell’Antella. Lo stesso cercheremo di fare per quanto riguarda l’accessibilità per la zona di Boccaccio e Brodolini.
D. È stata accolta la nostra richiesta di mantenere uno spazio esterno per il Circolo Arci in affitto come ben sapete dal Comune di Bagno a Ripoli e Ve ne siamo grati, spazio indispensabile per continuare a fare vivere questo piccolo centro di aggregazione che oggi manca a tutti i nostri paesi. In quest’ottica il marciapiede disegnato, taglia in due lo spazio verde dietro al circolo. E’ pensabile spostarlo lungo la rotatoria con una separa zione a verde tra la rotatoria e il marciapiede stesso?
R. Anche in questo caso la partecipazione e l’ascolto reale da parte dell’amministrazione nei confronti delle richieste dei rappresentanti del circolo ci ha fatto raggiungere un importante risultato, che concede al circolo uno spazio esterno fruibile maggiore di adesso. In generale, per quanto riguarda marciapiedi e percorsi pedonali in area verde, questi perdono funzionalità se non percorrono la traiettoria più breve. In realtà non ci sembra che si rilevino penalizzazioni particolari per questo tracciato, anzi: il percorso è pensato proprio per una maggiore fruizione verso il circolo anche di natura commerciale e che andrà sfruttata al massimo. Approfitto di questa domanda per informare che come amministrazione stiamo rivalutando il centro informazioni turistiche. Purtroppo i dati che abbiamo ci dicono di una fruizione non massiccia e il nuovo assetto ci sembra non consigliare quella localizzazione. Ne parleremo insieme alla Pro Loco ma nel caso in cui per l’Infopont decidessimo per un’altra soluzione, quello sarà uno spazio che potrà tornare utile al circolo o alle associazioni.
D. L’amministrazione dai disegni mostrati ai cittadini ha accolto la nostra proposta di un piccolo parcheggio integrativo per gli abitanti di Ponte a Niccheri nella zona tra la variante e la Chiantigiana oltre a quello nella zona della focacceria/Centro Operativo. Al netto dei disegni di progetto la viabilità di accesso e di uscita a questi parcheggi appare molto delicata se non critica negli scambi tra veicoli e nelle svolte. Quale monitoraggio verrà effettuato dall’amministrazione durante le realizzazioni principali, per evitare che a cose fatte il progetto di tali spazi vada ridimensionato o depennato o addirittura perda marciapiedi o elementi importanti per il transito in sicurezza?
R. Anche in questo caso, il progetto ha già tenuto di conto di quanto segnalato, grazie alle richieste dell’amministrazione fatte anche qui in ascolto della popolazione, altrimenti non sarebbe stato indicato in planimetria, come invece è, e le zone sosta sarebbero state escluse. Si suppone cmq che questa zona sia a basso traffico considerato l’utilizzo dei soli residenti, fatta eccezione degli orari a cavallo dell’entrata/uscita scolastica durante i quali se necessario sarà ampliato il servizio di Polizia Municipale. Vogliamo ricordare comunque che in questo senso aiuterà molto la nuova strada di accesso all’area di Belmonte provenendo direttamente dal viale alberato.
D. E’ stato realizzato un sottopassaggio pedonale che la cittadinanza aveva richiesto e che non era stato previsto. Per questo ringraziamo fortemente l’amministrazione per la sua sensibilità. Dal momento che non era precisamente la posizione che avevamo ipotizzato siamo soltanto a chiedere quali valutazioni hanno accompagnato questa localizzazione ed il dimensionamento (che è abbastanza ridotto)?
R. È vero, anche in questo caso il sottopasso pedonale è stato realizzato modificando il progetto originario grazie alla richiesta dell’amministrazione. Dobbiamo però dire che motivi strutturali di imposta del nuovo ponte sul torrente Isone hanno imposto queste geometrie. Abbiamo fatto il massimo e questo è il risultato che abbiamo ottenuto.
D. Qual è lo sviluppo complessivo degli snodi ciclabili della frazione? Come si connette la pista ciclabile proveniente da Antella alla frazione? Come invece quella da Grassina? E’ prevista una connessione alla zona Carabinieri/Biblioteca/Scuola dal momento che sta diventato un punto di riferimento aggregativo ed educativo di tutto il Comune? In quest’ottica è stato previsto un senso unico stradale dalla Chiantigiana verso Via di Belmonte, con uscita degli autoveicoli sulla nuova rotonda che precede il parcheggio dell’OSMA con viabilità da realizzare? Questo aiuterebbe a potenziare anche lo scarso marciapiede attualmente presente.
R. Mi preme ricordare a proposito di questa domanda che stiamo realizzando un intero Biciplan fatto di piste pedociclabili che a breve collegheranno tutte le frazioni principali del territorio senza soluzione di continuità: Antella, Grassina, Ponte a Ema e il capoluogo. Tutte le principali funzioni e servizi potranno a breve essere raggiunti a piedi e in bici in piena sicurezza. È un fatto che mette il nostro territorio in una concezione moderna ed europea della mobilità sostenibile. La pista ciclabile proveniente dall’Antella si connette all’area ospedaliera, poi a Ponte a Niccheri attraverso il percorso lungo la futura rotonda della Variante e poi a Ponte a Ema. Inoltre da Antella è possibile percorrere il nuovo tratto di ciclabile che dall’ospedale va fino ai Carabinieri, alla scuola Redi, alla Biblioteca e allo stadio Pazzagli, per poi riconnettersi alla zona del circolino di Ponte a Niccheri svoltando a destra. Lo stesso vale per il collegamento da Grassina. In questo senso la zona CC, scuola, stadio Pazzagli, Biblio, è perfettamente collegata dal punto di vista ciclabile essendo un punto di riferimento aggregativo, educativo e sportivo di tutto il Comune. Per quanto riguarda lo sbocco stradale sulla nuova rotatoria dell’Osma non è fattibile per l’impossibilità di costruire un nuovo ponte che sarebbe necessario per il superamento del torrente Isone.
D. Perché è stata scartata l’idea di far procedere la pista ciclabile nell’ultimo tratto dalla nuova rotonda di accesso al parcheggio OSMA fino all’incrocio con Via di Belmonte dalla parte delle abitazioni, creando un marciapiede ciclopedonale ampio, anziché come realizzata dalla parte opposta?
R. L’idea è stata scartata perché avrebbe richiesto lo spostamento dell’intera via dell’Antella che non risultava fattibile. Dobbiamo adesso trovare insieme una soluzione per la sicurezza delle abitazioni all’incrocio tra via dell’Antella e via di Belmonte.
D. Nell’ottica della sistemazione della frazione è prevista una ripulitura straordinaria di tutto l’Isone dall’Osma alla confluenza con l’Ema? Sono previsti interventi al depuratore che da anni segnaliamo produce problematiche di miasmi ed esalazioni chimiche?
R. Su questi due punti non posso fare altro stasera che prendere un impegno che manterremo: organizzare un incontro sul tema con il Consorzio di Bonifica e Publiacqua per provare a trovare una soluzione.
D. L’amministrazione prevede che i cittadini possano visionare una bozza di progetto completa relativa agli aspetti di illuminazione pubblica, pensilina bus, punti di raccolta del vetro, passaggi pedonali e marciapiedi di tutta la frazione Ponte a Niccheri così da effettuare osservazioni utili per l’adozione di un progetto definitivo? I progetti viari esistenti e quelli futuri preserveranno le alberature centenarie presenti in zona Circolo?
R. Il progetto verrà approvato nella forma in cui è stato proposto avendo già recepito le principali richieste dell’Amministrazione che sono state frutto di tanti passaggi, confronti e ascolto con la cittadinanza. E verrà conseguentemente reso accessibile alla consultazione. Eventuali osservazioni di dettaglio saranno valutate al fine di sottoporle alla Città metropolitana e alla Direzione dei lavori che si sono rese disponibili a recepirle in sede di avanzamento lavori. Sulle alberature centenarie in zona circolo abbiamo già formulato la richiesta alla Città metropolitana e alla direzione lavori di salvaguardarle evitandone l’abbattimento.
D. Prevedete modifiche all’attuale sistemazione di Via di Belmonte nella parte alta? Per intendersi, il sottopassaggio stradale alla variante che è molto stretto verrà sistemato o rimarrà così? La rotonda di intersezione tra la variante e Via di Belmonte nella parte alta prevede per chi svolta in direzione Balatro una sede stradale troppo stretta per far scambiare due autovetture. Questo non rischia di generare intoppi o incidenti nella rotonda stessa?
R. Vista l’imminenza d A13) La sezione stradale di Via di Belmonte direzione Antella dopo la rotatoria rimarrà della stessa sezione attuale, si tratta di una viabilità di accesso alle residenze e non di scorrimento; molto probabilmente da Via S.Michele a tegolaia sarà istituito un senso unico di marcia in direzione Ponte a Niccheri o eventualmente un accesso a doppio senso riservato ai soli residenti. Comunque per quanto riguarda le opere del sottopassaggio e della rotonda, quelle resteranno così come sono state realizzate.
D. I lavori: è possibile condividere un cronoprogramma con i residenti delle operazioni previste e in che parti si intende la cantierizzazione e la viabilità provvisoria per capire se Circolo e le attività produttive potranno continuare sempre le proprie attività? Il Circolo in questo senso ha eventi programmati di lungo respiro che ne garantiscono la sopravvivenza economica. Potrà continuare la propria attività con disagi controllati e limitati anche durante l’esecuzione dei lavori?
R. Siamo dell’idea che il cantiere e le attività produttive potranno convivere senza alcun impatto sulla propria attività; saranno comunque rese note le programmazioni delle lavorazioni al fine di contenere disagi e impatti sulle attività ed eventualmente fare modifiche in corso d’opera.
D. Nelle intenzioni dell’amministrazione la rotonda dei sottopassi di Ponte a Ema è effettivamente una sperimentazione e quindi c’è anche la possibilità che si possa ripristinare la viabilità precedente con la ricostituzione della bretella o addirittura di una zona verde al suo posto come aveva ipotizzato la precedente amministrazione?
R. Sapete che questa sperimentazione nasce dal ripensamento dell’originario progetto della futura Variante che prevedeva una mini-rotonda “a strozzo” subito dopo i due sottopassi autostradali. Questa soluzione ci è sembrata da subito molto ma molto negativa per la fluidità del traffico e da qui è stata decisa la sperimentazione attuale che sfrutta al meglio i due sottoponti e fluidifica notevolmente il traffico eliminando del tutto i semafori. È stata una scelta coraggiosa che sono sincero ad oggi sta funzionando molto bene e risulta molto apprezzata da chi transita in quella zona. Conosco perfettamente il disagio che ha provocato sulle abitazioni di chi vive lì vicino e lo comprendo. Tuttavia in un’ottica generale dobbiamo dire che i risultati sono positivi. Ribadisco ciò che ho già detto nell’assemblea pubblica di qualche mese fa: attenderemo la realizzazione anche della rotonda di via lungo L’Ema da parte del comune di Firenze per una sperimentazione complessiva che possa darci risultati. In tutta sincerità mi sento però di dire che al momento questa sembra la soluzione nettamente preferibile alle altre. Nel caso diventasse definitiva lavoreremo per mitigare l’impatto sulla abitazioni vicine e ripensare la viabilità di via Aldo Moro e aree limitrofe.
D. In questa sperimentazione quale tipo di monitoraggio è previsto, quali indicatori verranno considerati, chi sarà coinvolto nella raccolta e nell’analisi dei dati e per quanto tempo?
R. Il monitoraggio ad oggi eseguito è stato condotto sulla verifica delle criticità in termini di fluidità dei flussi, sinistri, segnalazioni. Con la sistemazione finale compresa la rotondina di via lungo l’Ema organizzeremo un monitoraggio più strong, auspicabilmente gestito dalla Città metropolitana.
D. Quali sono state le motivazioni che hanno portato allo stralcio della previsione della rotonda al Burger King, sostituita al momento da questa sperimentale?
R. Come detto l’originaria rotatoria aveva criticità notevoli per i flussi provenienti da Firenze e dal casello A1, provocando una strozzatura eccessiva che invece non si riscontra con l’attuale viabilità sperimentale. Inoltre le ridotte dimensioni rendevano molto complesso anche l’inserimento della pista ciclabile in direzione Ponte a Ema.
D. Questa nuova viabilità risulta più pericolosa sia nelle intersezioni delle direttrici che nelle immissioni in rotonda o in prossimità della stessa. Due punti molto critici sono l’uscita di Via Longo nella Via Chiantigiana (visuale ridotta e flusso continuo di auto) e l’uscita di Via Aldo Moro nella Chiantigiana. Quali soluzioni sta pianificando l’amministrazione qualora la rotonda rimanesse operativa per risolvere queste problematiche?
R. Ad oggi nessun sinistro è stato rilevato dal Comando di Polizia Municipale, tuttavia non siamo assolutamente insensibili a queste osservazioni e comprendiamo e condividiamo che vada attenuato il rischio qualora la rotonda diventi definitiva. A questo proposito, la progettazione sta valutando la possibilità di riportare via A. Moro sia in uscita che in ingresso fino al parcheggio dell’area mercato purché le manovre di uscita e di accesso siano in sicurezza, altrimenti rimane l’opzione di un senso unico di via Moro da pensare a quel punto in entrata dalla nuova rotonda sperimentale con uscita su via Longo con impianto semaforico.
D. L’eliminazione della bretella e la nuova pista ciclabile hanno ridotto in maniera importante la disponibilità di parcheggi, già critica prima di questi interventi. Oltre al parcheggio nella strada di accesso al cimitero che l’amministrazione ha messo a disposizione in caso di allerta meteo, ci sono azioni in corso e progetti per recuperare i posti auto persi?
R. E’ vero, la realizzazione del tratto di ciclabile che è un tassello della strategia di collegamento ciclabile di tutte le frazioni di cui abbiamo parlato ha inevitabilmente ridotto, sebbene di poco, la la disponibilità di posti auto. Al momento quindi il bilancio dei posti auto rimarrà questo, consapevoli dell’aver creato una possibilità di collegamento pedo-ciclabile che una volta unito a tutte le altre piste ciclabili si auspica che venga usato sempre di più.
D. L’abbattimento di alberi conseguente alla realizzazione della pista ciclabile e l’avvicinamento del flusso stradale alle abitazioni della zona ex 167 ha peggiorato sensibilmente la qualità dell’aria ed ha avuto importanti ricadute acustiche. Il Comune, nell’interesse dei cittadini, intende promuovere campionamenti per verificare i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico e pianificare eventuali strategie di riduzione e/o contenimento?
R. Questo è un altro tema su cui credeteci siamo sensibili, prova ne siano i risultati appena ottenuti dopo una lunga battaglia per effettuare rilevazioni acustiche lungo l’asse autostradale che partiranno a breve. A proposito di questo, già alcune alberature sono state piantate ma sono inoltre previsti interventi di mitigazione che prevedono, grazie anche a un lieve allontanamento della bretella dalle abitazioni, l’inserimento di fasce verdi e di piantumazioni arboree. Ci stiamo anche confrontando con illustri agronomi. Eventuali monitoraggi acustici saranno comunque presi in considerazione anche con Arpat.
D. Qualora permanesse l’attuale rotonda sperimentale, si pensa ad un doppio senso di marcia per il tratto che collega la piazza del mercato alla stessa.? Se sì, verrà realizzato eliminando gli ultimi posti auto rimasti a seguito delle modifiche della viabilità?
R. Purtroppo in caso di possibile realizzazione saranno persi gli attuali posti auto;
D. Molti anni fa fu ipotizzata la realizzazione di un ponte pedonale tra Via Aldo Moro e Via Piana nei pressi dell’innesto di Via La Malfa. Oggi a maggior ragione risulterebbe un’opera utile per preservare il transito pedonale esternamente alle direttrici maggiori che sono pericolose e non hanno sedi protette per i pedoni. Cosa ne pensa l’amministrazione? E’ un’opera che l’amministrazione ritiene necessaria e ne ipotizza la realizzazione in futuro?
R. Capiamo perfettamente la ragione la funzionalità di questa richiesta e di questa opera che in passato fu semplicemente annunciata ma niente di più. Ricordiamo a tal proposito che la pista ciclabile di via Aldo Moro permette il transito in sicurezza sulla via Chiantigiana interna a Ponte a Ema. Per quanto riguarda il ponte tra via Moro e via Piana è un’opera difficilmente realizzabile anche dal punto di vista del franco idraulico. Crediamo che sia più percorribile l’opzione dell’ampliamento dell’attuale ponte sulla SR222 con la sistemazione delle spallette e dei new jersey ormai danneggiati e la creazione di un camminamento pedonale come siamo riusciti a fare a Grassina all’incrocio tra via Tegolaia e via Chiantigiana e nei pressi di via Boccaccio.
D. In caso di permanenza della presente viabilità sperimentale, quali passaggi pedonali sono ipotizzati per consentire la migliore possibilità di spostamento tra le varie zone (Zona Scuole e Biblioteca – Farmacia – Zona ex 167 – Centro del paese)?
R. Come abbiamo detto, in caso di permanenza della viabilità sperimentale, ci sarà un attraversamento pedonale semaforizzato centrale in prossimità delle fermate. Mentre la pista pedociclabile che proviene dall’Antella e segue l’assetto delle nuove rotonde della Variante proseguirà nel sottovia lato cimitero per poi collegarsi alla pista ciclabile di via lungo l’Ema, a tutta la zona 167 e a tutta la zona della Chiantigiana. Per quanto riguarda la farmacia, le attività produttive del Niccheri, saranno raggiungibili attraverso attraversamenti semaforizzati, un po’ come oggi.
D. Come dovrebbe connettersi la pista ciclabile di Via Aldo Moro a: pista ciclabile di Ponte a Niccheri nelle due direttrici Grassina e Antella, pista ciclabile verso il capoluogo ripolese negli snodi del ponte pedonale tra Via Nenni/Via Chiantigiana e di Piazza Bacci?
R. Come detto, la pista ciclabile di via Moro si collega con l’attraversamento semaforizzato altezza Via Longo in continuità fino ad Antella, e per Grassina passando dal nodo Via di Belmonte (che verrà ripristinato). Per quanto riguarda invece in direzione del Capoluogo personalmente mi devo fermare perché il Comune di Firenze deve decidere l’assetto della pista ciclabile in piazza Bacci.
D. Il cordolo protettivo della pista ciclabile ha avuto effetto di contenimento delle acque esondate nella zona ex 167. E’ possibile prevedere delle interruzioni del cordolo per permettere il deflusso delle acque verso l’alveo del fiume?
R. Si fattibile e lo faremo.

Per le domande relative alla riorganizzazione dello svincolo di Ponte a Ema e alla realizzazione, della rotonda sperimentale tra via Lungo l’Ema e la Chiantigiana, non vi sono sono risposte scritte.
L’assessore Giorgio ha dichiarato che il progetto esecutivo della rotonda di via Lungo l’Ema sarà approvato domani (oggi per chi legge) dalla giunta comunale di Firenze ed è stato già approvato da Bagno a Ruipoli. Si procederà, entro 30 giorni, con affidamento diretto dei lavori all’impresa costruttrice. I lavori – anche su pressante richiesta del sindaco Pignotti – saranno fatti durante le ore notturne per non impattare sul traffico della Chiantigiana.
Una volta in funzione la nuova rotatoria, partirà un monitoraggio attraverso le rilevazioni, per tre mesi, dei flussi di traffico con 6 telecamere e 3 punti radar, allo scopo di verificarne l’efficacia ed eventualmente prevedere dei correttivi. E’ previsto un potenziamento dell’illuminazione pubblica.
E’ confermato nel progetto di riorganizzazione dello svincolo di Ponte a Ema l’accesso diretto alla Chiantigiana (Diacceto) transitando in direzione Firenze attraverso una nuova realizzazione a doppio senso di via Goffredo della Torre, in modo da deviare il traffico dal centro di Ponte a Ema.
La riorganizzazione della rotonda di Ponte a Ema (davanti a distributore Q8) non comporterà una riduzione dell’area di sosta ma, anzi, un ampliamento.