Cinghiali (ma anche caprioli) che scorrazzano per le strade, sempre più vicini ai centri abitati, con rischi seri per gli automobilisti e, soprattutto, per chi viaggia sulle due ruote.
Ultimamente i cinghiali, di notte, hanno più volte devastato l’aiuola della rotonda di Quarto, al centro della quale sorge la scultura di Atchugarry, incuranti delle auto che sfrecciano intorno. Per questo nei giorni scorsi la rotonda è stata munita di recinzione elettrificata.
Un’altra delle zone con maggior concentrazione di cinghiali è la macchia di vegetazione tra l’ospedale dell’Annunziata, via di Belmonte, il campo sportivo Pazzagli dove, nei mesi scorsi, sono state organizzate alcune battute di caccia.
A Bagno a Ripoli è emergenza. Il problema degli animali selvatici è emerso anche giovedì scorso durante l’incontro tra la giunta comunale e i cittadini di Osteria Nuova.
“C’è un un problema di presenza molto invasiva di ungulati sul nostro territorio – ha ammesso l’assessora Francesca Cellini -. I cinghiali arrivano dai terreni incolti dove trovano rifugio. In questi giorni abbiamo disposto una particolare pulizia sui terreni del Pian di Ripoli, allo scopo di togliere l’habitat naturale di rifugio ai cinghiali”.
Problematica ogni azione pre fronteggiare l'”invasione”. A causa di un allarme per peste suina africana, un’ordinanza ministeriale vieta l’uso di gabbie per la cattura (che prevede il successivo trasloco degli animali in altre zone). Inoltre, in questo periodo, non si possono organizzare “braccate” con i cani ma solo appostamenti serali con cacciatori arnati di carabina: un metodo di caccia molto meno efficace.
Un metodo al quanto efficace ad arginare l’espandersi del cinghiale fino all’abitato come sta succedendo e a contenerne il numero su livelli di sostenibilità, al momento non può che essere la caccia di selezione. Purtroppo questa è soltanto ristretta a zone molto limitate, impedendola in altre vaste aree, se pur coltivate e pertanto prevista secondo la legge regionale. Non si capisce, o meglio si capisce eccome il perchè. E’ un tipo di caccia, metodica, non invasiva, che da i suoi frutti, ma che una parte consistente di cacciatori guarda con occhi ostili e ne limita non di poco l’esercizio. Risultato: cinghiali dappertutto con relativi problemi.
Le auto che sfrecciano eh? Avevo già segnalato tempo fa un capriolo vicino alla distributore Q8. Intanto la segnaletica! E misure contro la velocità. Con i motociclisti c’è poco da fare. Sorpassano a destra e a sinistra sulle curve e agli incroci.