Persa ogni speranza di ritrovare i beni rubati nel corso degli anni dalla Villa di Mondeggi e dal giardino. La Città Metropolitana, proprietaria dell’immobile e del suo contenuto, lo ha certificato decretando la “cancellazione dall’inventario dell’ente” dei beni razziati.
Sono numerose le incursioni ladresche che si sono succedute nel tempo all’interno del giardino, nei locali della Villa di Modeggi e della cappella: le ultime nell’aprile del 2017, nel luglio del 2020, tre volte nel maggio del 2021, quando poi fu disposta la sorveglianza. Ogni volta è seguita una denuncia ai Carabinieri, ma le indagini non hanno portato ad alcun ritrovamento.
Nel bottino dei ladri un’acquaforte dal dipinto “La Madonna del cardellino” di Raffaello, realizzata da Raffaello Morghen, asportata dalla Sala rossa; due vasi in alabastro che erano nell’ingresso; un candelabro in legno intarsiato, preso dal primo piano, come un dipinto olio su tela di uno stemma. Dal giardino sono spariti una statua in marmo di Hermes; una scultura in ferro battuto dipinto di una cicogna; una scultura in terracotta di due bambini a braccetto; una campana in ferro battuto.
Cancellati dall’inventario delle proprietà della Metrocittà anche alcuni beni mobili, non vincolati, facenti parte dell’arredo della cappella, consegnati nel 2017 all’Arcidiocesi di Firenze: due vasi in ceramica, una patena in ottone, un crocifisso in bronzo, un cucchiaino in ottone per il servizio eucaristico, una pisside in argento inciso, una copri altare e sedici candelieri in legno smaltato.