Pecore nane di razza D’Ouessant. Segni particolari: un morbido cappotto di lana, taglia piccola e grande voracità. È a una settantina di loro che stamani il Comune di Bagno a Ripoli ha affidato in via eccezionale lo “sfalcio” dell’erba in un’area pubblica in via del Carota, di fronte all’Oratorio di Santa Caterina.
Piccole “tosaerba” al 100% ecologiche entrate in funzione grazie al progetto sperimentale avviato in collaborazione con l’azienda agricola Compturist, di Iacopo Lisi, accompagnato dal figlio Eugenio, proprietaria del podere Biliotto in località Rimaggio, che da qualche tempo impiega questi particolari ovini per manutenere la propria oliveta.
Per l’intera giornata, le pecorelle hanno brucato nei prati di proprietà comunale, contribuendo con il loro appetito alla manutenzione e alla cura del verde. Una vera “lezione” di sostenibilità all’aria aperta per i bambini della scuola dell’infanzia “Bruno Cocchi” di Balaltro, che ha partecipato all’iniziativa con una sezione dei 5 anni, ricevendo dagli allevatori informazioni sulle pecore nane, le loro peculiarità e le loro abitudini.
Particolarmente abili ad arrampicarsi nei terreni impervi e scoscesi, gli ovini di razza D’Ouessant, di origine bretone, con il loro morso superficiale possono provvedere alla rasatura dei prati senza provocare danni al manto erboso. Inoltre, grazie ai loro escrementi contribuiscono a rendere i terreni più fertili. In molti paesi europei come la Francia, la Germania o la Svizzera, molte amministrazioni locali si affidano alle mandrie di questi ovini particolari per la cura del verde. A Bagno a Ripoli, questi speciali “tosaerba” ecologici, nelle prossime settimane, saranno impiegati in altre porzioni di territorio, dalle aree verdi comunali di via di Ritortoli ad alcune aree del giardino dei Ponti.
“L’iniziativa – spiega il sindaco Francesco Casini – nasce con una finalità educativa e didattica, ed è pensata per diffondere le buone pratiche della sostenibilità, in special modo tra le fasce più giovani della popolazione. Ad ogni appuntamento saranno coinvolte le scuole del territorio e i bambini potranno assistere da vicino al lavoro delle pecorelle, con lezioni sulla natura e l’ecologia direttamente sul campo. Conoscere la natura è il primo passo per difenderla e tutelarla e questo è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri bimbi, i cittadini di domani. Siamo rimasti molto colpiti dall’esperienza del podere Biliotto e insieme ai titolari abbiamo deciso di sperimentare un progetto simile anche su aree comunali”.
Le pecore di razza D’Ouessant sono molto rare, ne esistono solo poche migliaia di esemplari nel mondo. L’azienda agricola Compturist ha deciso di allevarle per la cura dell’oliveta di circa 30 ettari che costituisce la principale attività aziendale. “Ma anche – spiega il titolare Iacopo Lisi – per mettere a disposizione di enti pubblici o privati questa particolare pratica ecologica di manutenzione del verde. Siamo felicissimi che il progetto pilota parta proprio dall’Amministrazione comunale, il nostro territorio ancora una volta si candida a diventare un modello di buone pratiche per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità. L’iniziativa rientra nella nostra filosofia di recuperare antichi sapori e saperi”.