Un percorso partecipato per la costruzione del programma elettorale ed un metodo chiaro e condiviso per la definizione delle alleanze e la scelta della candidatura a sindaco a partire da ampie consultazioni all’interno del partito, in linea con l’impostazione indicata dai livelli superiori del partito, dal nazionale fino al livello metropolitano, passando dalla segreteria regionale.
È questa la “road map” individuata e approvata dal Partito democratico di Bagno a Ripoli al termine dell’assemblea comunale che si è svolta ieri alla Casa del popolo di Grassina e che ha visto un dibattito ricco di spunti e riflessioni e anche qualche polemica.
Tutti aspetti che per il segretario Edoardo Ciprianetti sono la conferma di un partito vivo, “che discute sui temi e che ha come stella polare la buona amministrazione e la buona politica: un partito che non vuole solo vincere le elezioni ma continuare a governare bene nei prossimi anni per dare le migliori risposte possibili alle cittadine e ai cittadini di Bagno a Ripoli”.
“Non è un caso – prosegue – che già da mesi abbiamo avviato una discussione approfondita sui temi, con un percorso in due fasi: una prima interna, in cui tavoli di lavoro hanno definito bozze di proposte che vengono sottoposto al confronto con i cittadini; e una seconda, aperta a cittadini, associazioni e alle tante realtà che rendono ricco il nostro territorio, avviatasi con un questionario e che proseguirà con momenti di discussione e confronto in presenza”.
Una metodologia che sarà la base anche per la definizione delle alleanze e la scelta della migliore candidatura a sindaco. “Sulle alleanze – dice Ciprianetti – vediamo il Pd come perno di una coalizione ampia, solida e ben strutturata. Da parte nostra c’è massima disponibilità a dialogare, a partire dai programmi, con tutti quei partiti e liste che si riconoscono nel campo del centrosinistra. Senza accettare veti da parte di nessuno ma pronti a trovare un punto d’incontro sui contenuti”.
Quanto alla candidatura a sindaco, il primo passaggio deciso dall’assemblea sarà quello di svolgere una consultazione, da parte dello stesso Ciprianetti e della presidente dell’assemblea Biagina Benelli, tra i membri dell’assemblea comunale, dei segretari di circolo e dei consiglieri comunali.
Ma non tutti sono rimasti soddisfatti dall’andamento dell’assemblea. E’ il caso della capogruppo in consiglio comunale Sandra Baragli: “Leggiamo con disappunto le dichiarazioni del segretario dell’Unione Comunale Ciprianetti – afferma -. Quella di ieri sera è stata un’assemblea sofferta dove le diverse posizioni in campo sono emerse in tutte le loro differenze. La relazione del segretario è stata approvata a maggioranza ed ha visto l’astensione di sette componenti (Baragli, Benelli, Bencini, Ermini, Frezzi, Mondini e Bartolini) e con addirittura l’abbandono dell’assemblea prima del voto da parti di due membri (Ravenni e Mori)”.
“Ci divide profondamente la visione su primarie e alleanze – continua Baragli -. Non possiamo che prendere atto che una parte del partito, nonostante fumose e poco chiare dichiarazioni di intenti, sull’argomento primarie chiude di fatto ogni possibilità e lo fa a suon di voti di maggioranza in assemblea. Peccato che quella maggioranza non sia più rappresentativa degli equilibri interni al partito all’esito dell’ultimo congresso che ha eletto Elly Schlein segretaria nazionale ed Emiliano Fossi segretario regionale. Nel frattempo sono accadute cose che hanno spostato l’opinione del nostro elettorato, un sindaco che ha abbandonato il nostro partito per altri lidi e un congresso vinto da chi oggi non si vuole nemmeno ascoltare. Nulla è perduto se c’è la volontà di trovare una soluzione, ma ci deve essere la volontà di confrontarsi senza imposizioni e trincerandosi dietro le indicazioni venute dai vertici regionali e provinciali del partito”.