E’ ampliata ai vari punti nascita della Asl Toscana Centro la possibilità di consentire la presenza della persona di fiducia della gestante in sala cesareo, come già avviene per il parto spontaneo e soprattutto come già accade all’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri da molti anni. Nel mondo anglosassone questa possibilità del cosiddetto cesareo dolce, prende il nome di “family-friendly”, nel tentativo, generalizzato oramai a livello mondiale, di favorire la sempre maggiore umanizzazione dell’evento parto.
L’istanza di uniformare la pratica nei 6 punti nascita della Asl Toscana centro, è stata affrontata dal Dipartimento Materno Infantile su richiesta dei sanitari dell’Ostetricia del Santa Maria Annunziata, dove tale pratica è divenuta consuetudinaria a seguito di una procedura messa a punto localmente nel 2012. Il direttore del Dipartimento, Alberto Mattei, ha accolto positivamente la possibilità di attuare questa ulteriore evoluzione in materia di inclusività e umanizzazione dell’evento nascita. Pertanto medici ginecologi, anestesisti e ostetriche in servizio presso i singoli punti nascita aziendali, potranno mettere a punto le idonee istruzioni operative, valutati il possibile interesse dell’utenza e l’assenza di controindicazioni sia organizzative sia logistiche.
Oltre alla presenza della persona di fiducia in sala operatoria al momento del parto cesareo programmato, il dipartimento Materno Infantile ha preso in considerazione anche l’ipotesi di ampliare il novero delle possibilità ad alcune situazioni di urgenza.
“Il parto cesareo dolce si associa alla volontà di una maggiore partecipazione all’evento nascita da parte della madre e della persona di fiducia da lei scelta, per favorire positivamente il modo in cui l’esperienza nascita sarà vissuta e ricordata”, spiega il dottor Mattei.
Naturalmente il cesareo rimane un intervento chirurgico maggiore nel quale devono poter essere rispettati tutti gli elementi di sicurezza. Il parto cesareo dolce quindi non potrà essere attuato se c’è preoccupazione sullo stato di salute del bambino, qualora si renda necessaria l’anestesia generale o comunque una sedazione aggiuntiva rispetto all’anestesia periferica, se sono prevedibili o sopraggiungono, complicanze chirurgiche, anestesiologiche o neonatologiche.