Spostata da febbraio a giugno la data di fine lavori per il progetto del parco urbano di Sorgane (vedi articolo). Lo slittamento è stato concesso dalla direzione lavori su richiesta dell’azienda Air Control, che sta realizzando l’intervento commissionato dal Comune di Bagno a Ripioli per un importo complessivo di quasi tre milioni di euro (esattamente 2.983.832,99). Il parco è finanziato in parte attraverso contributi Pnrr, in parte attraverso risorse del Foi (Fondo opere indifferibili) e con risorse stanziate sul bilancio comunale.
Il termine previsto per la conclusione dei lavori era stato fissato in 365 giorni naturali dalla data del verbale di consegna (avvenuta il 5 febbraio 2024) e quindi al 4 febbraio 2025.
L’impresa ha però denunciato alcuni contrattempi:
– l’8 maggio 2024 una parziale sospensione dei lavori a causa del rinvenimento di elemento metallico, evidenziato dalle analisi elettromagnetiche, in corrispondenza del manufatto da adibire a biblioteca, con conseguente necessità di incaricare una ditta specializzata per eseguire ulteriori indagini ed eventuale bonifica bellica, che poi veniva effettuata e conclusa in data 26 luglio 2024;
– il 12 luglio 2024 veniva disposta una sospensione dei lavori per l’improvviso allagamento del cantiere a causa della rottura di una tubazione, con ripresa dei lavori il 22 luglio;
– le lavorazioni, a causa dell’ondata anomala di calore, venivano comunque limitate fino al
31 luglio secondo gli orari indicati nell’ordinanza, datata 11 luglio 2024, del presidente della Giunta Regionale;
– con verbale del 9 ottobre 2024 venivano sospesi nuovamente i lavori a causa delle piogge abbondanti e veniva quindi disposta la ripresa dei lavori il 14 ottobre con nuovo termine per l’ultimazione fissata alla data del 22 febbraio 2025.
Per questi motivi la Air Control aveva chiesto la proroga del termine per l’ultimazione dei
lavori di 189 giorni, motivando che si sono verificati ritardi nell’esecuzione delle opere per le condizioni meteorologiche avverse, nonché per la necessità, vista l’autorizzazione in deroga ai limiti di rumorosità, di non effettuare lavorazioni durante il sabato e la domenica.
Il direttore dei lavori, architetto Giovanni Fantappiè, ha ritenuto fondata la richiesta di proroga avanzata dall’impresa ritenendo tuttavia di concedere, per le motivazioni contenute nella relazione, una proroga di 106 giorni così suddivisi: giorni 58 per pioggia; giorni 7,5 per l’anomala ondata di calore; giorni 40,5 per la sospensione parziale delle lavorazioni; giorni 0 per la deroga acustica.
In conseguenza il tempo previsto per l’esecuzione dei lavori è stato rideterminato in 471 giorni e la nuova scadenza contrattuale fissata all’8 giugno 2025.
Avevamo un parco che tutti ci invidiavano, c’erano le more, i susini e alberi antichi, un refrigerio per l’estate; bastava pulirlo, eliminare qualche sterpo, qualche ramo a costo del tutto irrilevante.
Ora non lo abbiamo e non l’avremo più;
dopo due anni ci restituiranno un crocicchio di autostrade con manufatti assurdi, che richiederanno una gran manutenzione costosa, che non faranno mai.
Ogni tentativo, manifestazione, proposta dei cittadini ignorata dall’amministrazione.
Milioni nostri buttati al vento, grazie amministratori.
Un dispiacere vedere il nostro antico “pomario” ridotto così. Bastava tenerlo a modo e ripulirlo dai rottami abbandonati e rifiuti che la gente maleducata e ladri di motorini avevano accumulato. Ormai è uno scempio.