Antichi papiri, opere letterarie, lettere private e documenti pubblici, lucerne, abiti e accessori femminili, giochi per bambini e strumenti musicali. In totale circa sessanta pezzi, risalenti al III-IV secolo d.C., che cercano di ricreare il contesto sociale, culturale e religioso il più vicino possibile a quello che si respirava nell’Egitto in cui visse la giovane martire Caterina di Alessandria.
È la suggestione da cui nasce “Santa Caterina d’Egitto – L’Egitto di santa Caterina”, la mostra frutto della collaborazione tra il Comune di Bagno a Ripoli e l’Istituto Papirologico «G.Vitelli» dell’Università degli Studi di Firenze, prestigiosa istituzione che si occupa di recuperare, conservare e studiare il materiale papiraceo di epoca greco-romana. L’esposizione aprirà le porte la prima settimana di aprile all’Oratorio dedicato alla martire delle Ruote a Ponte a Ema: l’inaugurazione è in programma venerdì 7 aprile alle 17, mentre sabato 8 avrà luogo l’apertura ufficiale al pubblico che proseguirà fino all’11 giugno (giovedì-domenica ore 10-18.30; mercoledì ore 14-18.30).
I circa sessanta pezzi in esposizione, di cui circa la metà sono papiri, provengono dall’Egitto, risalgono per la maggior parte al III-IV secolo d.C. e appartengono prevalentemente all’Istituto Papirologico. Ci sono però tre preziose eccezioni: due papiri provengono dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, mentre il terzo appartiene alla Biblioteca Apostolica Vaticana che ha eccezionalmente concesso questa “trasferta”. Il materiale papiraceo, che raccoglie testi sia pubblici che privati, scambi epistolari e disegni, tramanda e rende vivi i grandi avvenimenti della storia che fanno da sfondo alla vita di santa Caterina, come il tentativo imperiale di limitare la diffusione del Cristianesimo, le trasformazioni della civiltà pagana, le interazioni e i conflitti tra modi molto diversi di intendere l’umano e il divino. Accanto ai papiri, saranno esposti frammenti di abiti, reperti archeologici, oggetti di vita quotidiana restituiti dalle sabbie egiziane per ricostruire le occasioni di svago, le vesti che la santa indossava, il suo percorso scolastico e persino le sue preferenze alimentari.
“L’esposizione – spiegano la curatrice Simona Russo e la direttrice dell’Istituto Papirologico Daniela Manetti – darà vita a un percorso tridimensionale, dove la parola scritta prende forma nell’oggetto materiale esposto, dove i testi e i reperti, affiancati dalle immagini degli affreschi trecenteschi, guideranno i visitatori in un viaggio in cui storia e leggenda si fondono”.
“Con grande piacere – dicono il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e l’assessora alla Cultura Annalisa Massari – ospitiamo questa mostra, accuratissima sotto il profilo filologico e fondamentale per la divulgazione culturale perché per la prima volta apre al grande pubblico una selezione di materiale dell’Istituto Papirologico. Un’esposizione che si configura allo stesso tempo come un’occasione preziosa per far conoscere la bellezza e l’importanza artistica di un luogo di grande pregio come il nostro Oratorio, ancora oggi, probabilmente, troppo poco conosciuto”.
Accompagna l’esposizione una serie di eventi collaterali, tra conferenze, spettacoli e una particolare visita “fotografica” della mostra insieme alla comunità di Instragramer fiorentini. Di seguito il calendario:
7 maggio, ore 10.30
Instameet
Raduno degli Instagramers organizzato in collaborazione con Igers Firenze
13 maggio, ore 21.30
Odissea , spettacolo di e con Gianluigi Tosto
Prima dello spettacolo Opera Catering organizza “Opera in Tapas”, apericena servita con degustazione tapas
25 maggio, ore 20
Aegyptia Cena a cura di Opera Catering
11 giugno, ore 10.30
Papiri e storia dei testi greci, conferenza a cura del prof. Luciano Canfora
A seguito della conferenza Opera Catering organizza “Opera in Brunch”, brunch a buffet