Un rappresentante del movimento “Mondeggi bene comune” andrà all’incontro con Papa Francesco sabato 5 novembre. L’invito ufficiale è firmato dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace. L’appuntamento fa parte del programma del Terzo incontro internazionale dei movimenti popolari che si terrà a Roma dal 2 al 5 novembre prossimi sul tema: “Programmare il protagonismo dei lavoratori di tutto il mondo che agiscono nelle lotte per la terra, la casa e il lavoro”.
“Papa Francesco, dando continuità al percorso di ascolto e dialogo avviato con i movimenti popolari di tutto il mondo – si legge nella lettera d’invito -, ha desiderato incontrare i partecipanti di questo terzo incontro sabato 5 novembre nel pomeriggio, chiedendo di allargare la platea a tutti i movimenti popolari che operano in Italia”. “Si tratta di un’opportunità importante di conoscenza e di incontro reciproco – si legge ancora nella lettera – fra persone che in Italia e nel mondo lottano per i propri diritti e per quelli dei più poveri di scambio e di creazione di contatti nazionali e internazionali. Quello che ci preme sottolineare è il desiderio di creare un pomeriggio di incontro fra le persone, non solo fra le organizzazioni”.
A rappresentare “Mondeggi bene comune” all’incontro con Papa Francesco andrà uno degli abitanti della colonica chiamata Cuculia, occupata da due anni e mezzo dagli aderenti al movimento, che fa parte del patrimonio (abbandonato) della società Lappeggi-Mondeggi di proprietà della Città Metropolitana.
“Nello stesso periodo – fanno sapere dal movimento – Mondeggi sarà presente anche nel gruppo di 30 delegati che dall’Italia parteciperà al secondo Forum europeo per la sovranità alimentare in Romania, promosso dal coordinamento europeo della Via Campesina (movimento internazionale che racchiude più di 150 organizzazioni contadine). Sono entrambe occasioni per ampliare e rafforzare il lavoro di scambio e di rete con chi come a Mondeggi quotidianamente lotta contro la mercificazione del cibo, della terra e di ogni aspetto della nostra vita, costruendo relazioni e lavorando duramente intorno ad un’altra idea di territorio e di società. Un lavoro di rete non certo occasionale. A fine ottobre la Fattoria Senza Padroni ospiterà un gruppo di 30 studenti universitari spagnoli di agroecologia, in visita per tre giorni presso alcune realtà italiane significative, che hanno scelto proprio Mondeggi come importante tappa del proprio percorso formativo. Ennesima volta in cui vengono ospitati gruppi, delegazioni e personalità internazionali, come accaduto nel contesto delle numerose iniziative pubbliche di informazione e solidarietà verso le lotte dei popoli e degli oppressi. Proprio come è avvenuto la settimana scorsa, quando decine e decine di persone e di realtà hanno partecipato da tutta Italia all’incontro di tre giorni ‘Berta Vive! Coltiviamo comunità, reti e territorio’, con la presenza di Berta Zuniga Caceres, figlia di Berta Caceres Flores, leader indigena honduregna, premio Goldman Prize 2015, uccisa nel marzo del 2016 per il suo impegno come coordinatrice del Copinh. Il paradosso è questo. Se dalla Spagna, dal Brasile, persino da Vaticano viene riconosciuta la validità e la forza del nostro percorso, come può spiegarsi la miopia del Comune di Bagno a Ripoli e della Città Metropolitana, che altro non vedono in Mondeggi se non un patrimonio da vendere al primo offerente per far cassa? A ognuno le proprie considerazioni”.
La cosa più interessante: è possibile che sia più facile parlare con Papa Francesco che con Francesco Casini sindaco di Bagno a Ripoli? Uno viene a cercarci, a l’altro abbiamo consegnato 300 firme per incontrarlo e ancora non ha fissato un appuntamento.
Grande segno di maturità del popolo di Mondeggi. Speriamo che gli enti pubblici dimostrino la stessa maturità.