Sabato la squadra del Fiesole, neopromossa in Promozione, ha disputato un’amichevole con la Under 18 della Fiorentina, al Viola Park. Il centrocampista del Fiesole, Andrea Scala, racconta a QuiAntella l’emozione di giocare sui campi del nuovo centro sportivo della Fiorentina.
Articolo di Andrea Scala
(centrocampista del Fiesole calcio)
Già dai primi metri percorsi nella struttura ogni dubbio lascia spazio alla certezza: difficilmente rivedrò qualcosa di così maestoso.
Non avevo mai visto un centro sportivo professionistico, tantomeno era per me possibile immaginarlo bello a tal punto, pur non finito com’è.
Due passi verso gli spogliatoi, in mezzo a strutture imponenti: sulla strada campi da gioco bellissimi, curati nei minimi dettagli, ognuno già intriso di senso di appartenenza; lo si legge anche sui muri che portano agli spogliatoi, piccole “case” dotate di ogni comfort. Sembrano volerti dire “Rilassati, preparati, qui c’è tutto ciò di cui hai bisogno; pensa solo ad andare in campo e a dimostrare quanto vali”.
E noi ci abbiamo provato, davvero! Stanchi, accaldati, meno bravi dei nostri avversari. Ma forse il nostro più grande “nemico” era lo stupore di vivere un sogno. La testa ed ed il cuore erano troppo ansiosi di non lasciare andare quel paio d’ore così rapidamente. Forse, abbiamo abbracciato il 4-1 finale con il sorriso perché siamo della generazione che con due alberi ed una pigna o una lattina, giocavamo come se fossimo stati a San Siro.
Ma oggi eravamo al Viola Park, oggi abbiamo incrociato le spade con futuri campioni, sguardi e due parole con campioni già conclamati (su tutti, la gentilezza di Vincenzo Italiano che ha attaccato bottone con 2-3 di noi incontrati per caso) e altro che non si può ben descrivere.
Per una mattina, siamo stati ospiti di un sogno. Ora torneremo ai nostri campi in terra battuta e ai nostri spogliatoi a far la fila per il phon dopo la doccia, felici di poter vivere questo calcio. Però saremo sempre grati di aver potuto vivere tutto questo, anche solo per un attimo.