Sono le 0.14, una manciata di minuti passata la mezzanotte, di domenica 9 giugno quando il cavalcavia autostradale di via Romanelli, in una nuvola di polvere, crolla sotto i colpi di ruspe e martelli pneumatici. Alle 22 di sabato è stata chiusa l’autostrada tra i caselli di Firenze sud e Incisa e subito dopo sono iniziate le operazioni preliminari per la demolizione del cavalcavia. Poco prima della mezzanotte enormi martelli pneumatici iniziano a bucare la struttura; gigantesche tenaglie, che paiono le bocche fameliche di tirannosauri meccanici, cominciano ad “addentarla”.
Il ponte autostradale viene sbriciolato pezzo per pezzo come un biscotto. Ai lati, lungo via Lavagnini e sulla nuova strada che collega la zona nord di via Romanelli con via dell’Antella, un folla di curiosi. Le fotoelettriche illuminano uno scenario apocalittico. Il lavoro procede spedito. Le grandi macchine sembrano muoversi in proprio tanta è la disinvoltura con cui spaccano, tagliano, spostano. Alle 1.14 la trave centrale del cavalcavia cede e si adagia sulla carreggaita dell’autostrada, ormai sommersa di detriti. Gli ultimi colpi per eliminare i sostegni laterali, poi inizia la lunga operazione di trasporto delle macerie e ripulitura delle corsie. Alle 7 l’A1 riapre al traffico come nuova, ma lo scenario all’Antella è già un altro e destinato a cambiare ancora con la realizzazione della galleria artificiale. E’ passando sul tetto di questa che tra un anno e mezzo via Romanelli sud si ricongiungerà nuovamente a via Romanelli nord, contrattempi permettendo.
complimenti x le riprese,bravi
Grazie dell’apprezzamento.