L’operazione è, almeno in parte, simile a quella che il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, ha favorito per il progetto Fendi (la realizzazione del nuovo stabilimento nell’area dell’ex fornace Brunelleschi, a Capannuccia). Anche nel caso del nuovo centro sportivo della Fiorentina ci sono di mezzo terreni che provengno da un fallimento (Immobiliare Veronica 84, srl del Gruppo Cecchi Gori), sono in mano ad un curatore del Tribunale, sono già stati messi all’asta senza trovare compratori.
Solo una parte dell’area necessaria alla Fiorentina è in questa situazione (circa 6 ettari in via Villa Cedri, ex centro di formazione Enel). Gli altri terreni sono un puzzle in mano a privati. La fetta più consistente fa parte della fattoria Il Padule, dei fratelli Guicciardini. Sommando tutte queste aree si arriva a un totale di quasi venti ettari. Di un utilizzo per il centro sportivo della Fiorentina se ne era parlato anche nel gennaio del 2018, quando il sindaco Casini ricevette la visita dell’allora vicepresidente viola Gino Salia accompagnato dalla responsabile degli investimeni immobiliari Daniela Maffioletti.
L’area dell’ex centro di formazione Enel, al centro della quale sorge un immobile storico, è da anni in stato di abbandono. Nell’aprile del 2015 fu necessario l’intevento in forze di Questura, Carabinieri e Polizia municipale di Bagno a Ripoli per sgomberarla da un nutrito numero di occupanti abusivi.
Una ulteriore conferma sulla decisione di Commisso per Bagno a Ripoli è arrivata ieri anche dalle parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella che, ai microfoni di Radio Cusano Campus (la radio ufficiale della nota università online), ha dichiarato: “Siamo a buon punto per quanto riguarda il centro tecnico, che dovrebbe sorgere a Bagno a Ripoli“.