Quasi due tonnellate e mezzo di legalità. Si chiude all’insegna del successo la vendita delle arance di Libera a Bagno a Ripoli: centinaia le persone che hanno aderito al progetto a sostegno dell’agricoltura sociale nelle terre delle Sicilia confiscate alla mafia, promossa dal Comune per il secondo anno consecutivo. Una parte del ricavato, come già accaduto in passato, sarà devoluto alle scuole del territorio per finanziare progetti e iniziative didattiche ed educative. Quest’anno la cifra sfiora i mille euro.
La consegna delle arance è avvenuta stamani (sabato 15 febbraio) davanti al palazzo comunale alla presenza del sindaco Francesco Casini e dell’assessora alla legalità Francesca Cellini, accompagnati da don Andrea Bigalli di Libera e dai rappresentanti delle scuole. Casini e Cellini hanno voluto ringraziare “tutti coloro che hanno partecipato, dando un piccolo grande contributo per sostenere il lavoro di chi, ogni giorno, con passione e coraggio è in prima linea nella lotta alla mafia e per la promozione della cultura della legalità”.
La scorsa settimana, sindaco e assessora, insieme a una delegazione istituzionale del Comune di Scandicci guidata dal sindaco Sandro Fallani, erano stati in Sicilia per visitare la sede della cooperativa sociale “Beppe Montana”, l’azienda agricola che oggi coltiva biologicamente novanta ettari di terreni sottratti ai clan Nardo e Riela nei comuni di Lentini, Belpasso e Ramacca.
Da lì provengono le arance della legalità acquistate a Bagno a Ripoli, tutte di qualità moro e tarocco. Nelle settimane scorse, sono stati gli Istituti comprensivi “Caponnetto” e “Mattei”, la scuola “Santa Maria” all’Antella e l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune a raccogliere le prenotazioni, incontrando grande partecipazione.
Nel dettaglio, a Bagno a Ripoli, sono state acquistate 151 cassette da sette chili e 176 retine da tre chili, a cui si aggiungono oltre 700 kg di arance acquistate da Siaf, per un totale di oltre due tonnellate “di legalità”. L’azienda di refezione del Comune durante la prossima settimana proporrà le arance siciliane nelle mense scolastiche, produrrà spremute e “crostate della legalità” alle arance da portare in tavola all’ora della merenda.