La tecnologia più aiutare (nuove telecamere sul territorio, sistemi di allarme), i pattugliamenti possono essere intensificati e razionalizzati, ma l’unica vera arma che i cittadini di Bagno a Ripoli hanno per contrastare i furti è il passaggio di informazioni alle forze dell’ordine: Carabinieri e Polizia municipale. Se qualcuno che ieri sera ha partecipato all’incontro pubblico sulla cicurezza, organizzato all’Antella, pensava di sentire formule magiche per risolvere il problema dei furti nelle abitazioni, probabilmente sarà rimasto deluso. Eppure solo un’opera capillare di prevenzione investigativa, frutto della collaborazione tra Carabinieri, Polizia municipale e cittadini può fronteggiare, anticipandone le mosse, le scorribande ladresche. Il concetto è stato ribadito più volte dal capitano Michele Maselli, comandante della Compagnia Oltrarno, dal maresciallo Andrea Esposito, comandante della stazione di Grassina, da Filippo Fusi, comandante della Polizia municipale di Bagno a Ripoli e dallo stesso sindaco Francesco Casini, che sono intervenuti all’assemblea pubblica.
“Questa è una zona dove si sta bene, con una buona qualità della vita e un buon livello di reddito: è naturale che ci vuole compiere dei furti vanga qui – ha detto il capitano Maselli – Non siamo in grado di garantire la sicurezza assoluta, non abbiamo la possibilità di mettere un carabinieri davanti ad ogni casa. Per questo è importante sensbilizzare i cittadini in modo che, paradossalmente, ognuno diventi il carabiniere di se stesso”.
Massima importanza hanno le denunce dei reati. Talvolta, magari per sfiducia, c’è chi rinuncia a farlo. Questo atteggiamento può avere conseguenze negative sulla sicurezza della zona, perché quando si verificano i dati apparirà una situazione più rosea di quella reale e invece di avere un poitenziamento delle forze dell’ordine potrebbe accadere il contrario. Quindi denunciare senza pigrizia qualsiasi tipo di reato predatorio.
“Abbiamo avuto un novembre nero per i furti all’Antella e dintorni, con tentativi di intrusione anche in grandi aziende – ha ammesso Maselli – Ma già in dicembre la situazione sembra modificata: è un fenomeno che va a cicli. Questo territorio ha il problema di avere una grande via di fuga per i malviventi: l’autostrada a due passi. Inoltre è composto di centri abitati ma anche di case e ville sparse nella campagna. Un’area molto ampia da pattugliare. L’attività investigativa che abbiamo messo in atto, compreso l’uso di un elicottero da Pisa, ci ha permesso di ottenere dei risultati, come il sequestro di un’auto più volte segnalata dai cittadini di questa zona, ritrovata a Pontassieve, sulla quale la polizia scientifica sta lavorando per trovare tracce interessanti”.
Le indagini di Carabinieri e Polizia municipale hanno accertato che i ladri che hanno operato tra Antella e Grassina sono in prevalenza stranieri ma vengono da Veneto e Emilia Romagna. Si tratta di professionisti, addestrati e disciplinati, capaci di svuotare un appartamento in pochi minuti. Non colpiscono a caso ma studiano il territorio, orari e spostamenti delle vittime. I dati dicono che i reati denunciati alla stazione dei Carabinieri di Grassina sono aumentati nel 2017, rispetto all’anno scorso, di circa il 10%, passando da 542 a 601.
Qui di seguito il piegovole con i consigli del Carabinieri contro i furti e le truffe.