Articolo di Andrea Bencini
(Socio Associazione Gustavo Modena La Fonte Aps)
C’è qualcosa di nuovo a La Fonte!
Da venerdì scorso (24 gennaio), dopo 118 anni di vita (la fondazione risale al febbraio 1902) è cessata di esistere la Società Corale e di Mutuo Soccorso Gustavo Modena, da tutti meglio conosciuta come Sms La Fonte.
Ma non è un giorno triste, tutt’altro. Al suo posto, grazie ad una delibera di trasformazione approvata al’unanimità dei soci presenti e rappresentanti come da Statuto i 3/5 del corpo sociale (130 soci), è stata costituita l’Associazione Gustavo Modena La Fonte Aps, avente la forma giuridica di associazione non riconosciuta di promozione sociale, come la stragrande maggioranza dei circoli ricreativi e culturali.
La necessità, ma sarebbe meglio dire l’esigenza, di cambiare forma sociale nasce nel 2012 quando, sotto il governo Monti, viene approvata, dopo quasi 130 anni dalla legge istitutiva, la riforma delle società di mutuo soccorso che prevedeva una sanzione pesantissima per le società che non svolgessero effettivamente funzioni di mutuo soccorso (quello di natura sanitaria ed assistenziale per intendersi) o che decidessero di trasformarsi in associazioni non riconosciute: la perdita dell’intero patrimonio sociale!
Inizia così una fase convulsa e piena di incertezze che, per uno strano scherzo del destino, accomuna, uniche in Toscana, due realtà associative storiche di Bagno a Ripoli: la Gustavo Modena appunto e la Casa del Popolo di Grassina.
La situazione si evolve nel 2017 con l’entrata in vigore della riforma del Terzo Settore che, mettendo una pezza alla raffazzonata legge del 2012, prevede espressamente che le società di mutuo soccorso, ricorrendone i presupposti, possano trasformarsi in associazioni di promozione sociale, senza perdere il patrimonio sociale, purché la trasformazione avvenga entro tre anni dall’entrata in vigore della riforma. Ma le tribolazioni non finiscono qui. Entrata in vigore la legge, non vengono adottati gran parte dei decreti legislativi di attuazione, la riforma rimane per buona parte monca e l’incertezza continua a regnare sovrana.
A metà del 2019 i vertici del circolo, guidati dal presidente Massimo Ulivi, dopo numerose riunioni con l’Arci, cui la società è affiliata, decidono che è venuto il momento di agire perché aspettare ancora rischierebbe di mettere a repentaglio il patrimonio e quindi la sopravvivenza di una realtà che esiste ed opera sul territorio da oltre cento anni.
Così ora il circolo indossa una nuova veste, sicuramente più adatta agli scopi ed alle finalità sociali perseguite e sancite dallo statuto (che con l’occasione è stato rivisto ed adeguato alla vigente normativa) con l’augurio e la speranza di rimanere almeno per altri cento e più anni il principale centro di aggregazione di quella parte di territorio che va da Meoste a La Fonte passando per Croce e Varliano e l’Arco del Camicia.
Lunga vita, all’Associazione Gustavo Modena La Fonte Aps!