Non leggete l’articolo. O, caso mai, leggetelo dopo. Prima guardate il video dell’esperienza del Gruppo Elba ai Sassi Turchini. Dura venti minuti. Sì, lo so, nell’epoca dei tweet, dei messaggi telegramma o in acronimo, dove si scrive “k” anziche “ch” o “x” invece di “per” allo scopo di risparmiare tempo, venti minuti paiono un’eternità. Ma è un'”eternità” che fa bene al cuore. Fidatevi.
Il video è dominato da un minimo comun denominatore: l’allegria. Eppure ai Sassi Turchini si concentrano sofferenze, disagi, difficoltà, imbarazzi, ma l’allegria che pervade chiunque vi si avvicini, e nelle immagini traspare in modo dirompente, permette di superare ogni problema. Sì, come ha detto don Andrea Faberi, fondatore del Gruppo Elba, l’esperienza dei Sassi Turchini, a Porto Azzurro, è “un piccolo grande miracolo”.
Ieri il film è stato presentato all’antico Spedale del Bigallo. Presenti molti dei protagonisti, volontari e disabili, i loro familiari, la regista Sofia Milazzo di Edera, don Andrea Faberi, il sindaco Francesco Casini e gli assessori Francois, Frezzi e Pignotti, l’assessore regionale Gianni Salvadori. A condurre l’evento la giornalista di Lady Radio, Eva Edili.
“Ora i Sassi Turchini sono un progetto solido, basato sull’amicizia – ha detto il sindaco Casini – Un posto dove la diversità si trasforma in un’opportunità per tutti. Un’esperinza che parte da Bagno a Ripoli e si apre a tutta la Toscana ed oltre”.
“L’idea del film era raccontare senza filtri cos’è il Gruppo Elba e cosa rappresenta i Sassi Turchini: siamo andati lì e abbiamo girato”, ha spiegato la regista Sofia Milazzo.
Un’ovazione ha accolto l’intervento di don Andrea: “Io ho solo acceso la miccia – ha detto – Poi è stato un fuoco che voi tutti avete alimentato. Dai Sassi Turchini si torna carichi di un’esperienza che ci si porta dentro, che resta nel cuore. Mi ha arricchito come uomo e come prete. E’ il completamento di un sogno che è diventato realtà”.