Niente fuochi d’artificio nell’assemblea comunale del Pd ripolese riunitasi ieri sera all’Antella (era il seguito di quella della scorsa settimana). Il segretario Olschki, già dimissionario, e il sindaco Casini hanno scelto la linea soft, nessuna stoccata e sassolini che restano nella scarpe. Anche perché al di là dei personalismi c’è un partito che ha tenuto elettoralmente ma si presenta come un addormentato nel bosco, e neanche troppo bello. “L’attività dei quattro circoli in cui si articola il Pd di Bagno a Ripoli è quasi nulla – ha detto Olschki – Il partito è addormentato. Occorre sfruttare le energie dei giovani, che però non possono essere abbandonati a se stessi. La lori vitalità va combinata con l’esperienza”. Il ringiovanimento “di idee e anagrafico” è stato chiesto soprattutto dal sindaco Casini che ha detto di “credere in un partito più popolare e radicato nel territorio, capace di lavorare con le comunità”. Posizioni non coincidenti, ma neanche divergenti.
Come centrare questo obiettivo? Il Pd ripolese si affida alla festa. Nel senso di quella dell’Unità che si aprirà a Capannuccia il 3 luglio. Un paio di settimane in cui responsabili locali del partito, iscritti, amministratori pubblici avranno modo di incontrarsi e confrontarsi su come superare questo momento di impasse. L’idea emersa dall’assemblea comunale (lodo Incatasciato) è di affidare la guida del partito, da ora fino a settembre, ad una segreteria ponte di cui faranno parte i coordinatori di circolo (Rosauro Solazzi per Grassina, Mirko Brizziarelli per Ponte a Ema, Tiziano Masi per Bagno a Ripoli, mentre dopo le dimissioni di Sandra Baragli quello di Antella è acefalo), rafforzati da alcuni innesti come l’ex assessore Tonarelli e qualche rappresentante del gruppo consiliare e della giunta. In particolare Masi si occuperà dell’organizzazione della Festa dell’Unità , mentre al segretario dei giovani democratici Marco Piarulli (a sinistra nella foto), che nell’assemblea comunale ha rivendicato un ruolo maggiore per i giovani piddini, sarà demandata la responsabilità dei dibattiti politici.
Tutto questo dovrebbe portare ad individuare il nome del nuovo segretario comunale. Si pensa ad una candidatura unitaria, in grado di ricucire le frizioni correntizie all’interno del partito, da sottoporre all’approvazione degli iscritti. Niente congresso, almeno per ora. Una scelta largamente condivisa per evitare nuove divisioni che la conta inevitabilmente si porterebbe dietro come strascico.
Si dice che a Mondeggi il PD faccia buca….
la scelta “largamente condivisa”, io c’ero, era quella di fare il congresso e discutere con tutti, iscritti e simpatizzanti (con la più ampia partecipazione anche con il rispetto dei vari luoghi deputati)del futuro del partito e non solo dell’ennesimo incarico. Verrà il giorno in cui cercheremo di mettere la Politica davanti alla politica? Per pudore taccio sul commissariamento 😉