
Il Comune di Bagno a Ripoli ha “rotto il salvadanaio” e a scoperto che contiene quasi 4 milioni di euro: 3.776.140,90 per l’esattezza.
Si tratta dell’avanzo di amministrazione, voce fondamentale nel bilancio di un Comune, indicativa della gestione finanziaria dell’ente. In termini semplici, rappresenta la differenza positiva tra le entrate accertate e le spese impegnate al termine dell’esercizio finanziario. Quando un Comune chiude l’anno con un avanzo, significa che ha riscosso più risorse o ha speso meno di quanto previsto. Accantonate le somme previste per legge, sono rimasti i quasi 4 milioni.
“Sono soldi che non possiamo usare per spese correnti, come i servizi, ma solo per investimenti – spiega il sindaco Francesco Pignotti -. Utilizzeremo questi fondi per migliorare le nostre frazioni, magari con nuovi asfalti dove ce n’è bisogno. Ma l’avanzo di amministrazione è utile anche per fronteggiare situazioni di emergenza come quelle post alluvione”. Come quelle del marzo scorso.
Il Comune, infatti, ha pagato 14.118,84 euro all’Impresa Frassineti per il ripristino delle normali condizioni di sicurezza per la circolazione stradale in tratti di via Pietrosa e per scavo, smaltimento dei detriti e successiva ricostruzione del tappeto di usura in via del Padule. Altri 10.213,35 euro sono andati alla Firenze Lavori per scavo del sedimento fluviale con rimozione di tutti i detriti accumulati in corrispondenza dell’imbocco del tratto tombato di via Montauto a Grassina, oltre alla pulizia con rimozione del materiale depositato degli altri tratti tombati.
Saranno invece coperti con il finanziamento (350mila euro) appena ottenuto dalla Regione, i costi dei lavori di stombamento del Fosso delle Fonti a Bubè, già avviati.