A Bagno a Ripoli nasce la pista ciclabile “Gino Bartali”. Il Comune ha deciso di rendere omaggio così al grande campione nato nel 1914 a Ponte a Ema, allora territorio ripolese. Un riconoscimento, oltre ai meriti dello sportivo che si aggiudicò tre Giri d’Italia e due Tour de France, all’impegno umanitario di Bartali, che nascondendo nella sua bicicletta carte e falsi documenti salvò dai lager centinaia di ebrei negli anni tragici del nazi-fascismo e della seconda guerra mondiale.
Un impegno che solo pochi anni fa ha condotto lo Yad Vashem, il Centro mondiale per la Memoria dell’Olocausto a Gerusalemme, a nominare il campione “Giusto fra le Nazioni”.
L’intitolazione riguarderà la pista ciclabile di Grassina, che dalla sede della Fratellanza popolare raggiunge Ponte a Niccheri e che a breve, con un ulteriore prolungamento, si estenderà fino a Ponte a Ema. La cerimonia si svolgerà alla presenza delle istituzioni, della famiglia di Bartali, dei rappresentanti della comunità ebraica e delle associazioni del territorio impegnate nella difesa della Memoria il prossimo 27 gennaio alle 12.00 in occasione del 76esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
“Il riconoscimento di ‘Giusto tra le Nazioni’ ricevuto da Bartali – spiega il sindaco Casini – è basato su testimonianze e documenti che sono stati ritenuti solidi dallo Yad Vashem, l’organismo che ha la principale competenza in materia. La Storia, certo, può avere talvolta molte sfumature, ma per quanto riguarda la figura e l’eredità di Gino Bartali, Bagno a Ripoli non ha dubbi. Per noi è e resterà sempre un esempio da seguire, per il coraggio e l’umanità, vissuti con burbera ma affettuosa riservatezza. Da qui il nostro omaggio, nel Giorno della Memoria, a un uomo che fu campione due volte, sui pedali e nella vita”.