La pista ciclabile che sarà realizzata tra l’abitato di Bagno a Ripoli e Ponte a Ema prevede gambe da grimpeur o bici con pedalata assistita. Salire, o meglio scalare, i curvoni di via di Ritortoli, che la nuova ciclopista affiancherà, sarà un’impresa da gran premio della montagna.
Il progetto di fattibilità, approvato dalla giunta comunale lo scorso primo giugno e battezzato “Via verde ciclopedonale di Ritortoli”, prevede una spesa di 750mila euro (di cui 500mila a carico del comune di Bagno a Ripoli e 250mila a carico del comune di Firenze).
Il percorso di progetto si snoda per circa 2,5 km, di cui circa 1,4 km all’interno del comune di Bagno a Ripoli e circa 1,1 km all’interno del comune di Firenze. Lo scopo è di collegare in sicurezza la frazione di Ponte a Ema con l’agglomerato urbano di Bagno a Ripoli, passando per via di Ritortoli.
Il percorso ciclopedonale, in parte urbano ed in parte extraurbano, si divide in tre parti: la prima attraversa il comune di Firenze su via Chiantigiana, via Ferrero, piazza Bacci e imbocca via di Ritortoli; la seconda comprende tutto il tratto parallelo a via di Ritortoli e adiacente al fosso (in questo tratto il percorso si snoda interamente fuori dalla sede stradale in fascia di banchina e/o terreni non coltivati; il terzo tratto comincia a partire dell’intersezione con via di Baroncelli, e costeggia i tornanti che scendono verso il capoluogo fino a via Pizzi.
Questa ultima è sicuramente la parte più complessa e delicata del tracciato, in quanto in circa 400 metri di percorso, si dovrà superare un dislivello di quasi 30 metri. Ciò significa che la pendenza media sarà tra il 7,0 e il 7,5%, ma in alcuni brevi tratti sicuramente maggiore a causa dell’orografia del terreno, che solo in parte si potrà modellare per ridurre le pendenze.
Il percorso avrà una larghezza costante di tre metri lungo tutto il sistema di tornanti, da cui si distaccherà per mettere in sicurezza reciproca automobilisti e ciclisti-pedoni. Si cercherà, per quanto possibile, di minimizzare l’abbattimento delle alberature più importanti, ma sarà in ogni caso necessario attuare operazioni di decespugliazione e taglio di arbusti, spesso infestanti.
La ciclabile tra Ponte a Ema e Antella
La “via verde” tra Ponte a Ema e la frazione di Antella si snoderà invece da via Aldo Moro con un duplice tracciato: il primo correrà lungo via dell’Antella fino a raggiungere l’ospedale Santa Maria Annunziata dove si ricollegherà al tratto ciclabile che sarà realizzato da Autostrade per l’Italia nell’ambito dei lavori della terza corsia dell’A1. Il secondo, più interno, sbucherà su via di Belmonte accanto alla scuola Redi e alla Biblioteca comunale, per poi ricucirsi al tratto di pista esistente e proseguire con continuità verso Grassina. Per realizzare questa pista serviranno circa 660mila euro.
“Con i progetti delle due nuove ‘vie verdi’ per ciclisti e pedoni – dichiarano il sindaco Francesco Casini e l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pignotti – verranno finalmente collegati i quattro centri abitati più popolosi del territorio. Niente più piste spezzatino, ma percorsi lineari e protetti, in grado di garantire maggiore sicurezza a chi va a piedi e in bicicletta. Ogni nuovo tratto sarà corredato da nuove alberature, con filari di alberi che accompagneranno il tracciato”.
Entrambi i progetti di fattibilità tecnico-economica sono stati già approvati dalla giunta comunale per un investimento complessivo di quasi 1,5 milioni di euro.
Buonasera. Credo che sia un progetto importante. Ma se con tutti i soldi spesi nella pista ciclabile ci facevate una bella piscina per i nostri ragazzi non era meglio??? In questo comune non c’è proprio niente per passare un estate tranquilla con una spesa minima per chi non può andare in ferie!!!