La possibilità di interecettare finanziamenti previsti da un bando ministeriale per la rigenerazione urbana, ha dato un’accelerata al progetto del Parco di Ripoli, un parco urbano tra Bagno a Ripoli e Sorgane. Ma i tempi sono stretti: la procedura amministrativa, con la predisposizione un progetto di fattibilità, deve concludersi entro il 4 giugno. Per questo il sindaco Francesco Casini ha messo sotto pressione gli uffici tecnici del Comune. Gli esiti del bando si conosceranno in autunno. “L’obiettivo dell’Amministrazione è realizzare il parco entro due anni”, ha detto il sindaco Francesco Casini, intervenendo alla seduta della commissione urbanistica in cui il progetto è stato presentato, oggi pomeriggio.
L’area verde destinata a diventare parco urbano, circa 9 ettari, ha come confini l’abitato di Sorgane a Est, il campo sportivo I Ponti a Ovest, la collina di Ritortoli a Sud e la pista ciclabile tra il capoluogo e Sorgane a Nord. I terreni sono di proprietà privata: Il Comune cercherà un accordo con i proprietari per l’esproprio bonario.
Il progetto punta a valorizzare l’area lasciandola in buona parte naturale e in parte attrezzata per attività del tempo libero e lo sport, con percorsi di trekking e ciclabili. Saranno incrementate piante e alberature autoctone eliminando le specie infestanti, valorizzate le sorgenti presenti e recuperati i sentieri, uno dei quali, dalla Pieve di Ripoli alla collina di Ritortoli, presente già nel catasto Leopoldino.
Prevista la realizzazione di un camminamento in legno lungo circa 700 metri, ad andamento curvilineo, lungo il quale troveranno spazio tre strutture leggere, sempre in legno: punto ristoro, area gioco bambini, biblioteca all’aperto. Lungo il percorso vi saranno attrezzi per un percosro vita. Tutto il camminamento sarà lievemente sollevato da terra.
Il parco sarà usato anche come “outdoor education”, ovvero la possibilità di svolgere attività all’aperto da scuole e associazioni. Avrà illuminazione con punti luce bassi.
A servizio del parco ci sono già i parcheggi dei Ponti e di via Bocci, mentre un nuovo parcheggio sarà realizzato all’accesso dalla parte di Sorgane.
Il costo complessivo del progetto è intorno ai 2,5 milioni di euro. Circa un milione per gli espropri, il resto per lavori e oneri vari. La somma sarà coperta con finanziamento statale oppure destinando i soldi versati dalla Fiorentina come oneri di urbanizzazione per il Viola Park.
La variante urbanistica, necessaria per dare la nuova destinazione alle aree interessate dal progetto, dovrà essere approvata nel consiglio comunale convocato per lunedì 31 maggio. Il progetto ha già ricevuto il parere favorevole della Regione nella conferenza di copianificazione prevista dalle norme urbanistiche.
“Un nuovo polmone verde sta per nascere nel cuore di Bagno a Ripoli – scrive il sindaco Francesco Casini sulla sua pagina Facebook -. Quest’area nel 2011 era stata inserita nel Piano strategico per ospitare nuove case. Oggi quella previsione viene archiviata per sempre, con un cambio di rotta totale e una scelta politica che privilegia il verde pubblico e la sostenibilità, restituendo a tutta la comunità un pezzo di territorio naturale, bellissimo e a lungo abbandonato. Una scelta proposta e condivisa con la popolazione durante il percorso partecipativo previsto dall’iter per la revisione degli strumenti urbanistici. Il nuovo Parco di Ripoli, come abbiamo deciso di chiamarlo per ora, vogliamo realizzarlo in tempi molto rapidi, sfruttando le opportunità concesse dal Recovery Fund e dai prossimi bandi ministeriali, a partire da quello dedicato alla rigenerazione urbana in scadenza tra qualche giorno, per questo siamo in una fase progettuale già molto avanzata. Lo vogliamo dedicare ai giovani, alle famiglie e alle persone più anziane. A tutti i cittadini che qui vorranno trovare un nuovo luogo di socialità, natura e benessere, grazie a un accurato e rispettoso restauro del verde. Non solo un disegno, ma un progetto che presto potrà diventare realtà e un territorio per lo più inaccessibile che torna a vivere“.
Molto bello, complimenti per l’idea e complimenti al progettista che l’ha sviluppata………. Speriamo non resti solo un bel sogno!
Salve, su questo progetto presentato dal Sindaco vorrei condividere questa interessante riflessione di Umberto Alberti:
“Quando ho visto i rendering del parco mostrati dal Sindaco, ho potuto immaginarmi la visione di tutto il complesso nel suo insieme. Mi è venuto in mente, per associazione, un bellissimo corpo umano (maschio o femmina, cambia poco) curato, giovane o anche maturo, ma ben mantenuto, con le forme e i muscoli armonici che lo rendono piacevole e, perché no, anche desiderabile, bello da guardare.
Su quel bellissimo corpo è riportato un lunghissimo e invasivo tatuaggio che ne copre il 3% della superficie e, con un andamento ondulato si insinua in tutta la figura. Non solo, ma ne tocca in particolare, proprio perché li vuole sottolineare e evidenziare i tre punti considerati più significativi affinché lo sguardo sia attratto lì: il volto, il petto e il pube.
In quei punti vengono particolarmente appesantiti i tratti del tatuaggio e sono aggiunti, in abbondanza, artistici piercing che ne sottolineano i tratti perché siano ancora più evidenti oppure vengono esaltati i lineamenti con l’immissione di abbondante botulino.
Non c’è dubbio che chi ama il tatuaggio ne ammira la fattura e che, i piercing di pregiata qualità in oro e argento brillano come la vetrina di un gioielliere, che le labbra tumide, gli occhi fatti artificialmente a mandorla e il naso perfettamente modellato, sono perfetti e magari più sexy, ma è ancora un corpo umano?
Guardarlo, distratti da questi interventi pur pregevoli nella tecnica della fattura, ci dà le stesse sensazioni che ci dà guardare il corpo di una ballerina che esegue una figura di danza o quello di un atleta nel momento di una grande prestazione? Insomma, siamo davanti a un bel corpo umano nel pieno della sua armonica funzionalità o davanti a una pur piacevole opera d’arte futurista?
Si tratta di scegliere questo per il parco. Una delle ragioni addotte per mettere queste pur belle strutture (che ricordiamoci, vanno mantenute nel tempo come gli interventi artificiali sul corpo umano) è che un parco deve attrarre e interessare più persone possibili, non solo chi è attratto dalla natura. Come dire che un bel corpo umano, se non viene evidenziato da piercing, botulino e tatuaggi, viene ammirato solo da specialisti.
Ecco, nel progettare il parco di Ripoli, dobbiamo fare queste scelte: vogliamo un parco più naturale possibile, anche se curato, accessibile e usufruibile o vogliamo un’opera d’arte architettonica o un parco giochi come replica più in grande del vicino giardino dei Ponti?
Se vogliamo ambedue, in pratica non avremo né l’uno né l’altro.”
Umberto Alberti