Nasce a Bagno a Ripoli l’associazione Arca (Associazione Ripolese per la Cultura dell’Ambiente). Ne fanno parte cittadini che hanno messo in comune passioni, energie e una visione comune del futuro.
“Vogliamo aprire gli occhi verso una profonda conoscenza di tutte le realtà che ci circondano, per diventare cittadini attenti e consapevoli – spiega il presidente, l’avvocato Valerio Pellegrini -, ad iniziare da azioni per favorire la partecipazione consapevole sulle questioni riguardanti il governo del territorio del comune di Bagno a Ripoli, promuovendo e diffondendo la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, indispensabili per contrastare i mutamenti climatici già in atto, nonché del patrimonio storico e artistico”.
Conoscere e prendersi cura, questi i due aspetti chiave di Arca, promuovendo il consumo zero di suolo, l’economia circolare e rifiuti zero, la conservazione della diversità biologica delle specie e degli ecosistemi, l’uso sostenibile delle risorse naturali e la riduzione degli impatti antropici, la gestione collettiva e dal basso dei beni comuni, la realizzazione e trasformazione di centri abitati in contesti inclusivi, salubri, duraturi e sostenibili, ma anche l’incentivazione e l’attuazione di forme di mobilità sostenibile e la fondamentale -ma spesso trascurata- riorganizzazione degli spazi pubblici in funzione delle persone e dei cittadini più fragili.
“L’Arca – dice ancora Pellegrini – vuol essere luogo di scoperta e confronto fra cittadini, con l’intento di costruire, attraverso la conoscenza, visioni condivise per migliorare la qualità della vita sul nostro territorio. Sullo sfondo, e come metodi, abbiamo in mente strumenti quali l’inclusività, l’ascolto e l’osservazione, la nonviolenza e la cultura della pace. Le iniziative organizzate dall’Associazione saranno quindi momenti di confronto, conoscenza, partecipazione attiva in cui le parole si mescoleranno all’arte, alla musica, all’aria aperta, al piacere di stare insieme. Infine, alla base dell’associazione c’è l’idea forte di voler essere attivi e quindi ci impegneremo in iniziative non solo di conoscenza e divulgazione, ma anche di trasformazione sociale attraverso la pratica, per dare spazio alle relazioni umane nella nostra comunità che vogliamo più coesa”.
“L’acronimo dell’associazione – spiega il presidente – richiama l’arca, sia nel senso di cassa che conserva le leggi comuni fondamentali, sia intesa come nave di giunchi intrecciati, perché nessuno si salva da solo e certamente non senza regole e metodi condivisi. Vorremmo perciò invitare chiunque voglia a imbarcarsi con noi, a mettere in comune le proprie esperienze ed idee per Bagno a Ripoli, per questa parte di ‘iardino’ sempre più planetario, di cui essere custodi capaci. Non con l’unico scopo di conservarlo, ma anche di saperlo vivere e far fiorire”.