Stop agli incivili che gettano a terra guanti e mascherine. Il Comune sceglie la linea dura: da oggi chi sarà individuato ad abbandonare per strada i dispositivi di sicurezza sarà soggetto a multe e sanzioni da 150 euro.
È quanto prevede la nuova ordinanza del sindaco per contrastare un comportamento scorretto ma purtroppo diffuso anche sul territorio ripolese da quando mascherine e guanti sono diventati uno strumento di prevenzione contro il contagio da Covid-19. Il provvedimento prende spunto da una mozione contro l’abbandono dei Dpi presentata in Consiglio comunale nel mese di maggio dal gruppo del Partito Democratico (con emendamento della lista civica “Cittadini di Bagno a Ripoli”) e approvata a maggioranza.
“Non c’è emergenza sanitaria che possa giustificare la maleducazione di chi butta per strada guanti e mascherine – dice il sindaco Francesco Casini -. I dispositivi di protezione individuale devono essere indossati per tutelare la propria salute e quella degli altri, ma dobbiamo imparare a utilizzarli correttamente e a smaltirli nel modo giusto. Una volta usati, vanno buttati nell’indifferenziato. Abbandonarli nei nostri parchi o per strada provoca seri danni all’ambiente e al decoro cittadino. Da oggi intensificheremo i controlli, avremo tolleranza zero per i comportamenti scorretti e gli autori ne pagheranno le conseguenze. Questa ordinanza è una lezione di civiltà”.
Accanto al provvedimento del sindaco, il Comune annuncia che nelle prossime settimane saranno installati in tutti gli edifici pubblici e a seguire nelle scuole del territorio dei cestini speciali dedicati al conferimento delle mascherine.
“Siamo molto soddisfatti che sia stata data attuazione alla nostra proposta approvata in Consiglio Comunale e sostenuta anche da Cittadini di Bagno a Ripoli – afferma in una nota il Pd di Bagno a Ripoli – e ringraziamo in particolare il sindaco Casini e l’assessore Minelli per la disponibilità e la velocità con cui è stato possibile passare dalle parole ai fatti. Il corretto smaltimento di guanti e mascherine è un grande segnale di civiltà e rispetto ma, non dimentichiamolo mai, anche di tutela della salute di tutti”.