Un’esplosione del piano cottura provoco il crollo di una villetta a Villamagna e la morte di una giovane donna: Valentina Auciello, mentre il marito e le due figlie rimasero feriti. Era il 17 settembre del 2016. Una tragedia che sconvolse tutta la comunità di Bagno a Ripoli.
Oggi il Tribunale di Firenze ha condannato a un anno di reclusione per omicidio colposo, pena sospesa, Marta Mocali e Gianfranco Mela, rispettivamente legale rappresentante e amministratore di fatto della Vallesorgente sas, società proprietaria della villetta. I due sono anche condannati in solido al risarcimento del danno verso i parenti della vittima, assistiti dagli avvocati Francesco Maresca, Serena Perna e Chiara Ceroni: la provvisionale complessiva è di 520.000 euro.
Il crollo, secondo le indagini, fu causato dall’esplosione del piano cottura della cucina, da cui si sprigionò una miscela di aria e gas propano. Dagli accertamenti sarebbe anche emerso che il piano cottura, fornito dai proprietari agli affittuari, risalente agli anni ’90, sarebbe stato privo del dispositivo di sicurezza per rilevare l’assenza di fiamma e interrompere il flusso di gas in caso di accidentale spegnimento del fuoco.
Il Tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare eventuali responsabilità penali del tecnico che aveva lavorato all’impianto. L’uomo era già stato indagato nelle fasi iniziali dell’inchiesta ma la sua posizione era stata poi archiviata.