Non è stata sufficiente la platea del Teatro comunale dell’Antella per contenere le tante persone arrivate per sentire l’intervento del professor Tomaso Montanari, in questo momento intellettuale di riferimento delle forze politiche alla sinistra del Pd.
Ieri sera l’ultima iniziativa elettorale della coalizione a sostegno della candidata sindaca Sonia Redini (Cittadinananza Attiva, M5S, Rc) dal titolo: “Liberazione di Bagno a Ripoli dalla prepotenza della cattiva politica”. A condurre la serata l’attrice Daniela Morozzi.
Per permettere a tutti di seguire il dibattito è stato attivato il maxi schermo all’aperto della Carrozza 10.
“Liberazione di Bagno a Ripoli dalla prepotenza della cattiva politica”: professor Montanari, davvero secondo lei Bagno a Ripoli è amministrata così male e in modo prepotente da usare il termine “liberazione” che ha un valore pregnante?
“Bisogna intendersi sulle parole. Qual è il disegno politico, qual è la prassi della classe politica dirigente? Probabilmente il politico più in vista di Bagno a Ripoli sta trattando il suo diventare vicesindaco di Firenze in base ad alleanze più o meno strumentali legate al doppio turno. La politica come carriera, la politica come potere o la politica come servizio, come progetto. Due modi diversi di intendere la politica. Credo che si debba liberarci dall’idea che la politica serva a chi la fa”.
Lei ha parlato di alleanze. A Bagno a Ripoli è riuscito ciò che non è avvenuto a Firenze: il Pd si è alleato con Italia Viva e si è formata una coalizione tra liste di sinistra e Movimento 5 Stelle. Significa che a Bagno a Ripoli sono più lungimiranti o più tattici?
Sorride: “Diciamo che a Firenze sono più grulli…”.