Curiosa innovazione quasi rivoluzionaria (non si conoscono precedenti né casi analoghi) al cimitero monumentale dell’Antella. Di recente, nella parte nuova del cimitero, sono state installate alcune rastrelliere alle quali sono attaccate con una catenella scope, annaffiatoi e cesoie. Chi vuole utilizzarle deve inserie una moneta da un euro per sbloccarle. Moneta che potrà recuperare rimettendo ciò che ha preso al suo posto. Come si fa abitualmente al supermercato con il carrello per la spesa.
In realtà non tutte le scope sono “incatenate”. Alcune sono ad uso libero. “E tali resteranno – assicura Fabrizio Petrioli, provveditore della Misericordia dell’Antella – Abbiamo introdotto questo sistema perché capitava spesso che le scope o gli annaffiatoi a disposizione non venissero riportati al loro posto. C’erano persone che dovevano girare mezzo cimitero per trovarne, magari molte, accumulate tutte in un solo punto. Le cesoie c’è anche chi se le metteva in tasca. Così invece questi strumenti sono diffusi in tutto il cimitero e chi li prende in uso è incentivato a riportarli dove li ha trovati per recuperare l’euro. Per la Misericordia è stata una spesa non indifferente, ma siamo convinti di dare un miglior servizio ai cittadini”.
Precedenti e casi analoghi ce ne sono invece da tempo: in Brianza (dal 2013) a Monticello, nel comasco a Bizzarone e nel milanese a Cinisello Balsamo tanto per fare qualche esempio: La trovo un’idea assurda mentre comprare un po’ di scope e cassette in più e che fare dei controlli e rimetterle al loro posto se lasciate altrove sarebbe costato molto molto meno considerato il lamentato periodo di vacche magre. Così chi non trova la moneta in tasca finirà per lasciare sporco e dovrà pulire il personale. Quella catena ciondoloni ai manici francamente non migliora il servizio per chi li deve maneggiare. In primis gli anziani. Dubito che duri a lungo una tale ‘innovazione’, del resto anche la Coop ha da tempo reso liberi i carrelli dapprima sbloccabili solo con una moneta.