La comunità di Mondeggi bene comune, che da oltre dieci anni si è insediata in coloniche e terreni della grande tenuta di proprietà della Città metropolitana, è sotto sfratto. Anche se con formula soft. Con l’inizio dei lavori di rigenerazione di immobili e campi (un investimento di quasi 60 milioni di euro di fondi Pnrr), nei mesi scorsi la comunità di presidianti, come preferiscono essere definiti, si è concentrata nella colonica Cuculia. Il “patto fra gentiluomini” con la Città metropolitana prevedeva che l’ultima casa occupata sarebbe stata liberata, per permettere i lavori, al momento in cui fosse completata la ristrutturazione di uno degli altri immobili nel quale si sarebbe trasferita la comunità.
Invece per ragioni definite “tecniche”, la Città Metropolitana ha invitato il presidio di Mondeggi a lasciare anche Cuculia per poter avviare i lavori. “Tutto ciò nonostante non sia stato ancora avviato il tavolo di co-progettazione previsto dal Pnrr – affermano i mondeggini -. Questo non era negli accordi verbali presi prima dell’inizio dei cantieri, secondo cui la permanenza del presidio sarebbe stata garantita durante tutta la fase transitoria. Il presidio è per noi imprescindibile e necessario affinché continuino tutte quelle pratiche collettive che fanno di Mondeggi un bene comune”.
La colonica individuata come possibile obiettivo del trasferimento era Pulizzano, l’immobile che si affaccia su via di Pulicciano. “E’ quella in migliori condizioni – dicono da Mondeggi bene comune – La ristrutturazione potrebbero essere completata rapidamente, ma gli operai al lavoro sono pochi e neanche tutti i giorni”.
Per affrontare il problema l’associazione Mondeggi bene comune e altre 16 associazioni aderenti al progetto Mondeggi 2026 (Annulliamo La Distanza Odv, Arci Firenze, Anandalandia, Comunità e Famiglia Toscana, Croma, Solidarietà e Cultura Popular, Lofoio, Orti In Terrazza, Passe-Passe, Woof Italia, Centro Storico Lebowski, Cooperativa Sociale Cat, Cooperativa Sociale Coop21, Tuttoèvita, Rete Semi Rurali, Solidarius Italia Sas) hanno chiesto un incontro alla sindaca metropolitana Sara Funaro.
Inoltre è stata convocata un’assemblea pubblica, che si terrà il 28 settembre alle ore 17, al Circolo l’Unione in via Chiantigiana, a Ponte a Ema, per coinvolgere la cittadinanza.
“Pensiamo sia venuto il momento di un confronto pubblico sul presente e sul futuro di Mondeggi, che coinvolga la comunità locale, le realtà associative del territorio fiorentino e le istituzioni locali – afferma la comunità di Mondeggi bene comune -. Si tratta di garantire la continuità di questa esperienza sul territorio, e contemporaneamente di fare un passo avanti progettuale verso il 2026 (data di fine lavori fissata dal Pnrr). Perché tutto questo sia possibile servono precise garanzie politiche: i lavori di ristrutturazione devono essere svolti compatibilmente alle esigenze di continuità abitativa e sociale della nostra esperienza collettiva; sull’assegnazione di terra e casolari chiediamo pubblicamente alla Città Metropolitana l’avvio al più presto di un tavolo di co-progettazione”.