Il braccio di ferro a distanza tra la Città metropolitana, proprietaria della tenuta di Mondeggi, e la comunità di Mondeggi bene comune, che con alcuni suoi aderenti occupa da quasi quattro anni le coloniche di Cuculia e Corte Ranieri, si è improvvisamente infiammata. Martedì scorso, 10 aprile, è iniziato il processo a 17 membri del comitato di Mondeggi per i reati di invasione di terreni e edifici e furto di energia elettrica. Il procedimento giudiziario fa seguito ad una denuncia presentata dall’allora custode di Mondeggi due anni fa, con conseguente sopralluogo dei Carabinieri di Grassina e annotazione dei nomi degli occupanti (nella sua prima udienza il processo è stato rinviato al 24 luglio).
La reazione della comunità di Mondeggi non si è fatta attendere: il 27, 28 e 29 aprile prossimi le coloniche occupate si trasformeranno in “capitale” dell’organizzazione “Genuino clandestino” che vi ha organizzato la propria assemblea nazionale. “Genuino clandestino – spiega uno degli aderenti – nasce nel 2010 come una campagna di comunicazione per denunciare un insieme di norme ingiuste che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. All’interno di questa tre giorni vorremmo avere l’occasione di confrontarci anche con realtà di lotta contadine provenienti da altri paesi e altre esperienze. Siamo determinati a difendere Mondeggi come bene comune, contro la proposta di svendita dell’Amministrazione pubblica. Lo faremo anche con un corteo che attraverserà Firenze la sera del 28 aprile”.
Al processo la Città metropolitana ha deciso di costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento danni causati dall’occupazione abusiva delle due coloniche e dei terreni circostanti. “Non capisco quali possano essere i danni – dice l’avvocato Sauro Poli, che difende i mondeggini – Siamo di fronte ad un bene pubblico lasciato colpevolmente nelle fauci del degrado. Inoltre non è stato fatto alcun accertamento per verificare questi presunti danni. Anzi la comunità di Mondeggi è intervenuta per recuperare oliveti, vigne e immobili abbandonati”.