Le tenuta di Mondeggi, villa, terreni, case coloniche, tornerà presto all’asta pubblica. La Città Metropolitana l’ha inserita nuovamente nel piano delle alienazioni. Fissato il prezzo: 8.160.000 euro. Rispetto all’ultima (2019) delle tre aste andate sempre deserte, c’è però una novità. Il bando metterà all’asta la Villa di Mondeggi, il borghetto di Conte Ranieri, le coloniche di Cerreto, Rucciano, Sollicciano e Pulizzato oltre a 160 ettari di terreni agricoli. Restano fuori dalla vendita la colonica Cuculia (la prima ad essere occupata abusivamente dalla comunità di Mondeggi bene comune, ormai sette anni fa) con annesso capannone e una ventina di ettari di terreni circostanti destinati a restare di propietà pubblica per essere dati in concessione ad un’associazione che svolge attività sociali. Così il prezzo è calato dai 9,5 milioni di euro del 2019 ai poco più di 8 milioni previsti oggi.
Il “caso Mondeggi” era all’ordine del giorno del Consiglio metropolitano convocato per domani, mercoledì 23 giugno, e, ufficialmente, lo è ancora. In realtà il punto non dovrebbe essere trattato in attesa di mettere a punto una strategia unitaria fra le diverse posizioni che si stanno confrontando su quale futuro costruire per questo patrimonio storico, agricolo e ambientale nel territorio di Bagno a Ripoli.
“È dall’ultima procedura di vendita andata deserta nel 2019 e dalle successive timide aperture per un riconoscimento dell’uso civico del complesso, che cerchiamo il dialogo con l’Amministrazione Nardella per risolvere la questione – afferma Enrico Carpini, consigliere metropolitano di Territori beni comuni -. Questi progetti presentati preconfezionati poco prima della loro approvazione vanno invece nella direzione opposta: mancano i dettagli del bando per l’affidamento e la gran parte del complesso torna in vendita. In Consiglio chiederemo lo stralcio del progetto di vendita, che peraltro ha già dimostrato di non avere possibilità di successo, ed una discussione ampia per stabilire il destino del complesso”.
“La ricerca di soggetti associativi in grado di gestirlo può essere un primo passo – aggiunge Carpini -, ma è necessario un dialogo con le altre istituzioni e con i cittadini che in questi anni hanno dimostrato di poter rappresentare la soluzione, anziché il problema. Il punto è capire se da parte della Città Metropolitana c’è la volontà di impegnarsi in questa direzione o se si vuol insistere verso l’ennesima privatizzazione del nostro patrimonio storico”.
Di parere diametralmente opposto il consigliere Paolo Gandola di Forza Italia: “Avanti tutta con la nuova vendita all’asta della tenuta di Mondeggi. Domani in Consiglio metropolitano serve un dibattito ampio ma ciò che è certo è che va sanata al più presto una situazione di illegalità che perdura da molti anni”. “In questi giorni – spiega il consigliere metropolitano – le caselle di posta elettronica di tutti noi rappresentanti della Città Metropolitana sono state intasate con l’arrivo di centinaia di email (spesso originate dai medesimi indirizzi) contro la vendita del complesso. Dopo sette anni di occupazione permanente è tempo di spazzare via l’illegalità”.