Si prospetta ad alta tensione il prossimo fine settimana a Mondeggi. Gli occupanti hanno indetto una tre giorni di eventi e iniziative per celebrare i sette anni di occupazione e la Città Metropolitana ha fatto scattare la diffida. Fin qui niente di originale rispetto agli scorsi anni. Ma stavolta c’è una novità: il servizio di sorveglianza armata disposto da alcuni giorni dalla Città Metropolitana (vedi articolo). I vigilantes della Sicuritalia hanno il compito di controllare che non vi siano nuovi furti nella Villa di Mondeggi, ma anche evitare che possano essere organizzati raduni, spettacoli, concerti, iniziative senza autorizzazione. Esattamente tutto ciò che la comunità di Mondeggi bene comune ha organizzato per il 25, 26 e 27 giugno. Il ricco programma della “tre giorni” è pubblicato sulla loro pagina Facebook.
Per questo giovedì scorso, 17 giugno, la Città Metropolitana, proprietaria della tenuta di Mondeggi, ha emesso un formale atto di diffida nel quale si afferma: “L’Amministrazione proprietaria non ha consentito né in altro modo intende consentire e/o autorizzare lo svolgimento della manifestazione “ 7° Compleanno Mondeggi verso la marcia per la terra” prevista per i giorni 25, 26 e 27 giugno 2021 e di ogni altra iniziativa, anche commerciale, che venisse intrapresa nell’ambito della stessa ed organizzata dagli occupanti abusivi, rappresentati dalla Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni, sulla proprietà della Città Metropolitana di Firenze, essendo peraltro nella ferma volontà di questo Ente rientrare quanto prima in possesso del bene, libero da persone e/o cose”.
Nell’atto si diffida formalmente “La Comunità di Mondeggi e la Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni” e “Il Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune (costituito nel marzo 2019, vedi articolo) qualificatosi quale interfaccia dialogante tra la Comunità di Mondeggi e l’Amministrazione Pubblica” dallo svolgimento della manifestazione “7° Compleanno Mondeggi verso la marcia per la terra”.
La diffida è stata notificata anche alla sindaca di Pontassieve, Monica Marini, nella sua qualità di Consigliere delegato al patrimonio; al sindaco del Comune di Bagno a Ripoli Francesco Casini; al comando della Polizia Municipale di Bagno a Ripoli; al comando stazione dei Carabinieri di Grassina; al comando della Polizia Provinciale; alla Questura di Firenze; alla Prefettura di Firenze; all’Ufficio igiene pubblica; all’Ufficio sicurezza alimentare dell’Asl Firenze Sud Est; all’Ufficio igiene pubblica e della nutrizione dell’Asl Firenze Sud Est; alla Siae – mandataria del Chianti.
Intanto si muove qualcosa anche sotto il profilo amministrativo. All’approvazione del Consiglio metropolitano di mercoledì 23 verrà portata una delibera per un nuovo tentativo di vendita all’asta del patrimonio di Mondeggi, ad eccezione di una colonica e dei terreni circostanti che sarebbero destinati ad un progetto sociale di agricoltura (si ipotizza il coinvolgimento di detenuti di Sollicciano – vedi articolo).
“Se la proposta venisse approvata – si afferma in una nota di Mondeggi bene comune -, la fattoria sarebbe di nuovo a rischio alienazione e il percorso Mondeggi Bene Comune vedrebbe in pericolo la propria esistenza. Non sono bastati, evidentemente, i sette anni di presidio permanente, attraversato da migliaia di persone, che hanno strappato la fattoria all’abbandono; non è bastata neanche l’interlocuzione, finalmente avviata da un paio di mesi, con alcuni rappresentanti della stessa Città Metropolitana, per cercare una soluzione che salvaguardasse il Bene Comune Mondeggi facendolo divenire caso esemplare in materia di diritto”.
La Comunità di Mondeggi chiede quindi alla Città Metropolitana di non approvare il provvedimento e di rinunciare definitivamente alla vendita dei beni. Per mercoledì 23 mattina in via Cavour, sotto Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, è stato convocato un presidio di pressione. I mondeggini hanno inoltre lanciato una campagna di mail bombing invitando all’invio di mail di protesta contro l’ipotesi alienazione a tutti gli amministratori pubblici coinvolti.
La comunità di Mondeggi contesta anche il metodo usato dalla Città Metropolitana per affidare il servizio di sorveglianza. In una nota si sottolinea come l’incarico a Sicuritalia, affidato solo per cinque mesi, possa essere un espediente per frammentare la spesa e non dover così ricorrere ad una gara d’appalto che avrebbe comportato tempi più lunghi per l’aggiudicazione.