Il progetto per la rigenerazione della tenuta di Mondeggi (finanziato con circa 60 milioni di euro di fondi Pnrr) ha lo scopo di valorizzare i vari fabbricati e riconsegnarli alle funzioni originarie (abitativo rurale, agricolo e di trasformazione). Coloniche e terreni saranno messi a disposizione di associazioni per l’utilizzo a fini produttivi, di reinserimento, educativi e ricreativi. La villa invece sarà un volano per la conoscenza, lo studio, la conservazione e l’implementazione dei prodotti tipici del luogo, incubatrice di progetti innovativi e sperimentali legati alle colture tipiche della campagna toscana anche attraverso attività divulgative, progettuali, congressuali e percorsi di formazione, degustazione e vendita di quanto prodotto in azienda.
La tenuta di Mondeggi è proprietà della Città Metropolitana, che ha predisposto il progetto, ma nel territorio di Bagno a Ripoli. Per questo tra Comune e Città Metropolitana è stata predisposta una specifica convenzione per regolare i rapporti tra i due enti, che la giunta comunale ha recentemente approvato.
Ecco destinazione e funzioni previste per villa e case coloniche, tre delle quali ospitano da quasi dieci anni la comunità di Mondeggi bene comune. I cantieri dovrebbero aprirsi tra la fine del mese e gennaio 2024.
Complesso di Villa Mondeggi
Nella villa sono previste le seguenti funzioni:
Piano interrato: cantina/degustazione/eventi, cucina, locali di servizio.
Piano terra: sala conferenze, spazi espositivi, locali agricoli (cantina), sala ristorante e somministrazione.
Piano primo: locali per attività di formazione, uffici, ristorante e locali di servizio.
Piano secondo: foresteria e locali di servizio.
La casa del giardiniere verrà adibita a funzioni educative e sociali per i bambini legate alla terra con il riutilizzo della serra.
La Cappella verrà adibita a spazio espositivo.
Il granaio ospiterà l’info point e i servizi igienici.
Il pollaio verrà recuperato e ospiterà servizi igienici e locali a supporto di manifestazioni.
In adiacenza agli spazi interrati esistenti, sempre all’interno del terrapieno della villa, verranno realizzati dei nuovi manufatti in cemento armato che ospiteranno l’auditorium e, all’interno dello scannafosso, i locali tecnici e i servizi che non è possibile collocare all’interno degli spazi esistenti senza alterarne i caratteri storici e distributivi.
Colonica Cuculia (occupata)
Il progetto prevede la realizzazione di un centro diurno per una comunità con unica gestione.
Al piano terra: spazi per accogliere ospiti di diverso grado di disabilità fisica e/o psichica con tre ampi spazi per le attività di laboratorio e un ampio salone polivalente utilizzabile come sala da pranzo (servito da una cucina) o come sala riunioni. Le attività previste sono integrate fra piano terra e piano primo sia con piattaforma elevatrice che con scale.
Al piano primo sono localizzate quattro camere doppie con servizi privati (due adattate alle esigenze di utenti disabili). Tali spazi si affacciano su un ambiente comune in grado di ospitare un piccolo soggiorno che permette l’accesso ad un’ampia cucina. Sempre al piano primo è localizzato un appartamento composto da due camere doppie.
Il fienile sarà riconvertito a cereria.
Il capannone agricolo esistente dovrà essere abbattuto e ricostruito. È prevista la realizzazione di un fabbricato ad un solo piano fuori terra che ospiterà da un lato una rimessa per i mezzi agricoli e dall’altro ambienti legati alla filiera della panificazione: un mulino per cereali, un laboratorio e un forno a legna per la produzione di pane e dolci con l’utilizzo dei prodotti aziendali.
Colonica Pulizzano
Al piano terra: tre spazi commerciali distinti, due nell’edificio principale e uno nell’edificio minore. Uno degli spazi commerciali, dedicato alla vendita di prodotti alimentari dell’azienda è dotato di piccolo cucinotto/office, per riscaldare o preparare cibi di pronta vendita.
L’accesso al piano primo avviene dalle scale preesistenti.
La soluzione progettuale è caratterizzata da sei camere con servizi privati
Colonica Rucciano
Al piano terra spazi ad uso laboratorio per la trasformazione dei prodotti agricoli, spogliatoi e servizi igienici, un magazzino, spazi ad uso comune e un appartamento. L’accesso al piano primo avviene dalle scale esistenti, dai locali ad uso comune.
La soluzione progettuale è caratterizzata da cinque camere con servizi privati.
Colonica Cerreto
L’assetto funzionale dell’edificio prevede uno spazio di ingresso nella parte ovest del piano terra dal quale si può accedere ai locali, al laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli posti a nord oppure agli spazi comuni. Da questo spazio d’ingresso si accede anche al piano superiore ad uso residenziale nel quale sono stati ricavati un appartamento con camera doppia e quattro camere con bagno privato.
L’orto è posto lungo il retro dell’edificio ed è disposto lungo l’asse nord-sud; l’aia è stata prevista nella porzione sud dell’area di pertinenza; gli spazi comuni sono previsti lungo il perimetro del’edificio.
Colonica Sollicciano (occupata)
Il progetto prevede il recupero del fienile esistente da adibire a deposito delle arnie e dei mielari mentre per l’edificio sono previste le seguenti funzioni:
al piano terreno è prevista la realizzazione di un laboratorio con annessi spogliatoi e servizi igienici sul lato nord dell’edificio, mentre i locali abitativi esistenti saranno destinati a spazi comuni e sala riunione.
Dalle scale esistenti si accederà al piano primo dove è prevista la realizzazione di tre appartamenti.
Colonica Conte Ranieri (occupata)
L’intera palazzina di più recente costruzione e l’appartamento attualmente diroccato saranno interamente destinate alle associazioni del territorio per uffici, sale riunioni etc.
Nei locali al piano terra del fabbricato principale sono previsti due laboratori per la trasformazione dei prodotti agricoli, magazzini e depositi, spazi comuni.
Al piano primo è prevista la realizzazione di cinque appartamenti.
Nuovi invasi
Per l’ottenimento della risorsa idrica, il progetto prevede la realizzazione di quattro invasi artificiali
L’invaso 1, della capacità di circa 23.000 mc sarà ottenuto mediante lo sbarramento di un piccolo corso d’acqua, che sfocia nel torrente Ema dopo aver attraversato l’area artigianale di Scolivigne, mediante una piccola diga in terra di altezza inferiore a 10 metri.
Il secondo e terzo invaso, della capacità rispettivamente di 700 e 1.050 mc, saranno posizionati al di fuori del reticolo idrografico ed ottenuti mediante semplice escavazione del terreno.
Il quarto invaso, della capacità di 11.080 mc, sarà posizionato in fregio al Borro Sant’Andrea, all’altezza della sua confluenza con il Borro Cascianella, nella fascia di terreno compresa fra il corso d’acqua e via di Sant’Andrea a Morgiano.
Gli invasi saranno allacciati a due cisterne poste in posizione dominante, in modo che le acque possano essere poi portate nelle aree di utilizzo mediante piccoli acquedotti di distribuzione. La prima cisterna è la cosiddetta “cisterna storica” o “cisterna medicea”, mentre la seconda sarà una cisterna interrata da realizzarsi.
Strade e parcheggi
Il progetto prevede il risanamento delle strade, attualmente realizzate in terra stabilizzata (strada bianca agricola), e la predisposizione delle canalizzazioni per i sottoservizi (idrico, fognario, fibra, elettrico).
E’ previsto anche il risanamento del viale monumentale di accesso alla villa e del percorso pedonale storico che attraversa il bosco di Mondeggi, che collega la villa alla “Casina del guardia”.
Nei resede delle varie case coloniche verranno realizzati parcheggi da 5-10 posti auto
Nei pressi della villa sono previsti due parcheggi per una capacità complessiva di circa 60 posti auto; il parcheggio più grande verrà realizzato di fronte alla casa del giardiniere un secondo parcheggio è stato previsto lungo la strada vicinale, a valle della villa e adiacente al borghetto di Conte Ranieri.
il progetto Mondeggi 2026 presentato da Mondeggi bene comune mi sembra molto diverso da quello presentato da Comune di Bagno a Ripoli e città metropolitana. Cosa succederà secondo lei?
Sono sincero: ci vorrebbe la palla di ventro per leggere nel futuro. Il progetto di ristrutturazione è chiaro, quello di gestione un po’ meno. Le due parti sono comunque in contatto.