Il destino della tenuta di Mondeggi è deciso. Mancano i dettagli ma per villa, coloniche e terreni (circa 170 ettari) il piano della Città Metropolitana (proprietaria dei beni), finanziato con 48 milioni di euro del Pnrr e 5 del ministero dell’Interno, è chiaro: le funzioni saranno legate al settore agricolo e a quello sociale.
I progetti di restauro per ognuno degli immobili prevedono la quota di abitativo, di foresteria, di produttivo, di commerciale. I lavori di ristrutturazione, che partiranno tra settembre e ottobre, terranno conto di queste indicazioni. Una volta stabilito quale attività sarà svolta nelle varie coloniche si provvederà, eventualmente, ad aggiustamenti.
Le scadenze fissate dal Pnrr non permettono di perdere altro tempo. Il 30 luglio saranno scelte le imprese per fare i lavori (vedi articolo) e immediatamente dopo vi sarà la consegna dei cantieri. Entro settembre 2024 dovrà essere realizzato il 30% dei lavori. Il completamento entro giugno 2026. Collaudi e messa in esercizio entro la fine del 2026. Tutto il progetto è improntato alla massima sostenibilità ambientale.
Tappe e destinazione degli immobili sono state illustrate ieri pomeriggio, durante la seduta della commissione consiliare agricoltura di Bagno a Ripoli, dall’architetto Alberto Migliori, responsabile del progetto Mondeggi per la Città Metropolitana.
Trovata anche la soluzione per gli occupanti di Mondeggi bene comune, che dal giugno 2014 presidiano tre coloniche: Cuculia, Sollicciano, Conte Ranieri. La comunità si è costituita in Aps (Associazione promozione sociale) e si è iscritta al Registro unico del Terzo settore. Un passo importante verso la legalità che ha permesso alla Città Metropolitana di coinvolgere Mondeggi bene comune nel progetto.
Si posticiperà l’intervento di restauro per la colonica Cuculia dove si concentreranno ad abitare tutti gli attuali occupanti (una ventina di persone) che attualmente sono divisi nei tre presidi. Successivamente si trasferiranno in una delle coloniche ristrutturate lasciando libera Cuculia per gli interventi di ristrutturazione, fra i quali l’abbattimento e ricostruzione del capannone agricolo che sorge a fianco della colonica.
Per la villa medicea, che “ha grandi potenzialità” ha detto Migliori, sono previste funzioni espositive, ristorazione con cucina, foresteria, uffici per coworking. Sarà realizzato un auditorium da cento posti che non avrà impatto esterno. Saranno mantenute cantine e tinaia. Nelle vicinanze è prevista la realizzazione di due piccoli parcheggi.
La ristrutturazione delle coloniche prevede piano terreno destinato alle attività produttive connesse con gli scopi sociali delle associazioni a cui saranno destinate. Per la colonica di Pulizzano, che si affaccia sull’omonima via, si prevede anche la possibile funzione commerciale. Al primo piano funzioni abitative e di foresteria.
Ancora da stabilire la formula per la gestione di Mondeggi. Una ipotesi è di ricorrere alla creazione di una Fondazione di partecipazione. “Il dato certo – ha spiegato Migliori – è che la Città Metropolitana non vuole rimetterci neanche un euro. L’attività dovrà avere un suo equilibrio economico tra attività profit e no profit. Dalle attività della villa potranno venire risorse per compensare i costi delle attività rivolte al sociale”.