Si va verso una riapertura delle ostilità fra la comunità di Mondeggi bene comune e la Città Metropolitana, proprietaria di villa, coloniche (occupate e non) e terreni. Mercoledì 2 novembre i mondeggini faranno un presidio (ore 15) sotto Palazzo Vecchio chiedendo chiarimenti sul progetto di rivitalizzazione di Mondeggi con i 50 milioni stanziati dal Pnrr.
Quattro in particolare gli obiettivi che Mondeggi bene comune si prefigge con questa protesta pubblica nei confronti del sindaco metropolitano Dario Nardella:
1- Fare in modo che Città Metropolitana tenga fede alle dichiarazioni del proprio sindaco. Riapertura del tavolo interrotto a giugno in modo da avere un riconoscimento formale al lavoro dela comunità di Mondeggi bene comune. Garanzie sul futuro del progetto.
2 – Approvazione ufficiale in Consiglio metropolitano delle linee-guida redatte dal team di universitari in collaborazione con Mondeggi bene comune, che vincola la tenuta ad un utilizzo sociale e inclusivo, in modo tale che il documento possa essere visionato ed esaminato dalla collettività.
3 – Attuazione in tempi rapidi – e soprattutto noti e certi – di un percorso di co-progettazione nelle modalità previste dalla legge nazionale e regionale, che costituisca una vera consultazione del territorio e non una mera operazione di facciata.
4 – Inizio di un confronto che approfondisca due tematiche fondamentali: la permanenza del presidio contadino e la prosecuzione delle attività agricole nel corso della futura cantierizzazione.
“Siamo consci che Mondeggi è un bene comune di tutto il territorio – afferma in una nota Mondeggi bene comune – e per questo ci stiamo impegnando nel mettere radici ancora più a fondo, intessendo nuovi rapporti e cercando di coinvolgere altre realtà sulle tematiche a noi care e che sentiamo condivise. Abbiamo già coinvolto una rete di associazioni e realtà del territorio disponibili a collaborare per attivare progetti in linea con i principi che sosteniamo e pratichiamo. L’obiettivo della comunità è far sì che l’anima di Mondeggi e i suoi principi condivisi – presenti nella “Carta dei principi e degli intenti” e nella “Dichiarazione di Uso Civico e Collettivo” – vengano salvaguardati e costituiscano i pilastri anche negli scenari futuri”.
“Ribadiamo la nostra volontà a collaborare con la Città Metropolitana – continuano i mondeggini -, ma siamo anche pronti a fare inversione di rotta nel caso che anche uno solo dei nostri principi ispiratori venisse meno o – peggio – venisse snaturato o strumentalizzato. Non permetteremo certo adesso che le radici che legano profondamente Mondeggi al territorio e alla sua comunità vengano recise in nome dei finanziamenti europei”.