Le rondini cinguettano e svolazzano spensierate nei cieli di Mondeggi. Entrano e escono dal capannone agricolo di Cuculia, all’interno del quale ci sono decine di nidi. Ignorano che le loro “case” hanno le ore contate e sono a rischio demolizione. Nel progetto di Rigenerazione della tenuta di Mondeggi (quasi 60 milioni di fondi Pnrr) il capannone è destinato ad essere demolito e ricostruito, più basso, a poca distanza. Per permettere alla comunità di Mondeggi bene comune di avere dove riporre veicoli e attrezzi per la cura dei campi, sono già stati realizzati alcuni tunnel agricoli.
La Città Metropolitana, proprietaria di Mondeggi, vorrebbe avviare la demolizione nelle prossime settimane. Per ospitare le rondini è stata allestita, in questi giorni, un’apposita struttura proprio di fronte al capannone. Ma la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) solleva obiezioni e chiede un rinvio della demolizione: “Per tentare di offrire un sito alternativo allo scopo di mantenere gli uccelli sul territorio – afferma in una nota -, quando ci sono edifici da abbattere o ristrutturare, i nidi artificiali devono essere approntati in tempo utile. Quindi in relazione alle rondini, prima del loro ritorno dai quartieri di svernamento africani, e pertanto entro metà marzo. Adesso ci troviamo nel pieno della nidificazione, per cui non è tecnicamente ipotizzabile un loro trasferimento. Ne consegue che la cosa migliore da farsi sarebbe aspettare il completamento della stagione riproduttiva in corso, indicativamente a meta settembre, e poi eseguire gli eventuali lavori previsti”.
In difesa delle rondini e dei nidi, il Comune di Firenze ha emanato fin dal 2009 un’apposita ordinanza. “Abbiamo scritto il 20 febbraio al Comune di Bagno a Ripoli, suggerendo di adottare la ‘delibera salvarondini’ – affermala Lipu –, al momento non abbiamo ricevuto alcun riscontro”.
L’associazione ricorda l’utilità di questa specie di uccelli: rondini, balestrucci e rondoni sono importanti, non solo per il valore intrinseco (biodiversità) ma anche per la loro riconosciuta utilità: infatti si cibano in volo di insetti, ed in una stagione una coppia di rondine. per allevare i piccoli. ne cattura 150.000, di cui i ditteri (mosche e zanzare) possono rappresentare dal 60 al 90% della dieta.
Nell’ambito della tutela di questi volatili sono stati adottati a vari livelli alcuni provvedimenti legislativi per la loro salvaguardia: la direttiva Cee n. 409/79 recepita dalla L. n. 15/92 sulla protezione della fauna selvatica, che vieta l’uccisione, il danneggiamento e la distruzione dei nidi anche in periodo di assenza di nidificazione; l’art. 79 della legge regionale Toscana che vieta espressamente il deterioramento e la distruzione dei siti di riproduzione o di riposo e la raccolta e la distruzione delle uova e dei nidi; l’ordinanza n° 345 del 2009 del Comune di Firenze che vieta la distruzione dei nidi e obbliga alla compensazione con nidi artificiali sostitutivi.
“Se si dovesse procedere con la distruzione dei nidi di rondine – precisa Daniela Burrini, delegata sezione Lipu Firenze – potrebbero emergere responsabilità di carattere penale”.