“E’ notizia recente l’annuncio di voler candidare le colline di Bagno a Ripoli a patrimonio Unesco. Basta davvero una dichiarazione per cancellare il passato ed ergersi a difensore del patrimonio paesaggistico? Anche Mezzosso a Grassina, Osteria-Montepilli e Isone-San Donato erano colline Unesco, ma il Sindaco non si è speso affatto per la loro tutela paesaggistica”, lo afferma Sonia Redini (nella foto), consigliera comunale e candidata sindaca per Cittadinanza attiva, ribaltando la proposta del sindaco Casini (vedi articolo) in un’accusa alla sua politica urbanistica.
Nel mirino anche l’insediamento Fendi a Capannuccia. Redini afferma che il cambio di destinazione dell’area dell’ex fornace Brunelleschi, da 200 appartamenti a insediamento produttivo “è il frutto dell’iniziativa lungimirante del privato, che non solo il sindaco ma l’Amministrazione comunale tutta (noi compresi!) abbiamo cercato di assecondare”. La consigliera di Cittadinanza attiva ricorda che il sindaco e la sua Amministrazione avevano destinato l’area ex Ceramiche Brunelleschi di Capannuccia a zona residenziale. “Non è un’opinione, ma un dato oggettivo che stava nel Regolamento urbanistico approvato nel 2015 – afferma Redini – Chi ha cambiato questa previsione scellerata è stato un soggetto privato, la società Fendi srl, che ha acquistato all’asta fallimentare tutta l’area per riportarla alla sua destinazione originaria, quella produttiva, realizzando altresì alcune opere di compensazione per la frazione, secondo i parametri dovuti per legge. Il nuovo proprietario recupererà completamente quest’area, puntando molto sull’inserimento paesaggistico della nuova fabbrica e su un’impiantistica a grande sostenibilità. Ciò testimonia sensibilità, forse anche per un ritorno d’immagine, da parte di questa società privata, che ha dato concretamente vita ad una scelta di rigenerazione urbana, senza che ci fosse alcun obbligo degli strumenti urbanistici a farlo”.