La versione che Alia fa dare ai propri operatori, sulla casua dei mancati ritiri di rifiuti ingombranti nonostante le prenotazioni, riceve una ulteriore netta smentita (vedi articolo). Oltre al Comune di Bagno a Ripoli, che ha dichiarato non non essere stato messo a conoscenza del problema, è arrivata quella di Michele Morrocchi, responsabile relazioni industriali del gruppo Cft, di cui fa parte Geeco l’azienda che deteneva il servizio raccolta ingombranti prima del cambio della ditta appaltatrice. Cambio che sarebbe stato deciso, secondo quanto riferito ai cittadini dagli operatori di Alia, “perché quella precedente funzionava male e aveva lasciato molti interventi da fare”. Il servizio ritiro ingrombranti è stato ora affidato da Alia a due società cooperative: Ati e Archimede.
“Voglio precisare – dichiara Morrocchi – che il servizio non ci è stato tolto ma semplicemente è scaduta la gara e un nuovo soggetto è risultato aggiudicatario. Il servizio è terminato il giorno 17 febbraio, ben prima dei disservizi arrecati, e non abbiamo lasciato alcun arretrato nel servizio. Dunque non è imputabile a Geeco alcuna responsabiltà di quanto accaduto a molti cittadini”.
Tutto tace, invece, da parte di Alia, forte del fatto che i cittadini non possono né interrompere il pagamento del (cattivo) servizio, né cambiare operatore. Intanto dopo la denucnia di QuiAntella si moltiplicano le segnalazioni di disservizi e i rifiuti ingombranti continuano a restare lungo le strade.