Un supporto psicologico gratuito a chi è stato coinvolto in un incidente stradale e ai familiari delle vittime. Bagno a Ripoli, dopo Firenze, è il primo comune dell’area fiorentina ad accogliere il progetto “Mai più soli”, ideato e promosso dall’Associazione Gabriele Borgogni Onlus. Si parte domani con il bando pubblico che, in collaborazione con l’Ordine degli psicologici della Toscana, permetterà di individuare le figure professionali a cui affidare il servizio (info, requisiti e domande sul sito: https://www.gabrieleborgogni.com/).
Il progetto prevede di fornire assistenza psicologica gratuita, oltre che alle vittime e ai loro cari, anche agli operatori di polizia coinvolti in eventi di infortunistica e mortalità stradale. Avviato a Firenze nel giugno scorso, Il progetto estendendosi a Bagno a Ripoli amplia il suo bacino d’utenza con un’ottica di respiro metropolitano. Un’iniziativa resa possibile grazie al contributo della Fondazione CR Firenze che ha raddoppiato, portandolo a 20mila euro, il ricavato di una partecipata campagna di crowdfunding.
Il progetto a Bagno a Ripoli si svolgerà sulla scia del protocollo di intesa sottoscritto recentemente dall’amministrazione e dall’Associazione Borgogni (che porta il nome di Gabriele, giovane fiorentino rimasto ucciso durante un incidente stradale il 4 dicembre del 2004) per promuovere la sicurezza stradale, contrastare la pirateria su strada, prevenire gli incidenti e ridurre il numero delle vittime.
“Ogni incidente – afferma il sindaco Francesco Casini – è un fatto traumatico, sia per le persone coinvolte che per il familiari delle vittime, ma anche per gli operatori di polizia municipale chiamati a intervenire in situazioni che hanno forti ripercussioni sul piano emotivo. Il progetto ‘Mai più soli’, bellissimo fin dal nome, offre assistenza qualificata gratuita nel momento più delicato del dolore e della perdita”.
“Si amplia un progetto a cui tengo tantissimo, nato proprio da una necessità, da una mancanza che io stessa ho vissuto in prima persona – dichiara Valentina Borgogni, sorella di Gabriele e presidente dell’Associazione Borgogni -. Con l’esperienza di Firenze abbiamo potuto consolidare un servizio per vuole aiutare le persone in un momento di grande solitudine e gli operatori che si trovano a gestire momenti di criticità non semplici”.