“Una di quelle persone che danno più di quanto ricevono, che non si voltano dall’altra parte se c’è chi ha bisogno, un valore aggiunto per la comunità. Esempio di volontariato puro”: queste le parole del sindaco Francesco Casini, nel ricordare Michele Baluganti, scoparso improvvisamente mercoledì scorso (vedi articolo).
Chiesa gremita per dare l’ultimo saluto al Capo di Guardia della Misericordia di Antella. La Confraternita e l’intera comunità della frazione si sono strette attorno ai famigliari: alla moglie Lorenza, ai figli Moreno, Manuele e Gino, ai nipoti.
“Michele è stato per tutti, in questi 45 anni, un punto di riferimento, per molti anche un maestro non solo di misericordia, ma di vita – ha ricordato Paolo Nencioni, governatore della Misericordia di Antella – Sempre disponibile anche nelle situazioni, come diceva lui, più ingarbugliate. Ora, senza la tua guida, sei tu che ci hai ingarbugliato. Ti ricorderemo sempre col sorriso sulle labbra e spessissimo anche con una battuta per farci sorridere”.
Oltre al sindaco Casini, l’Amministrazionen comunale era presente con gli assessori Francesca Cellini, Eleonora Francois e Francesco Pignotti.
Innumerevoli le operazioni di volontariato compiute dalla Misericordia di Antella, alle quali Michele Baluganti ha partecipato. Le raccontano i volontari che hanno avuto l’occasione di essere al suo fianco, anche in situazioni problematiche, in Italia e all’estero nelle varie catastrofi o terremoti, come quello di Budrione e dell’Aquila.
Tra i tanti ricordi ne emergono due. Il primo alla fine degli anni Novanta, quando andò in missione in Albania, dove fu sorpreso da una tempesta di neve, finendo per sbagliare strada, lui e Paolo Poidomani si trovarono la strada sbarrata da dei massi e mentre cercavano di toglierli furono accerchiati da alcuni giovani con i mitra puntati, poi tutto finì solo con uno spavento. Il secondo quando andò in missione in Kossovo a portare medicinali e il mezzo della Misericordia fu fermato da due auto della polizia locale che sospettava trasportasse esplosivi. Anche in quel caso tutto si risolse positivamente quando uno dei poliziotti, guardando dentro il veicolo, invece dei documenti trovò “del buon prosciutto italiano”, e Michele, ridendo, gli rispose “ah, questo lo conosci…”.
La salma di Baluganti è stata tumulata nel cimitero monumetale della Misericordia.