Parola d’ordine smussare, raffreddare, sdrammatizzare, abbassare i toni. La sorta di ultimatum, emerso dalla riunione di ieri notte degli iscritti, che il Pd di Bagno a Ripoli si prepara a mettere sul tavolo del sindaco Casini per non passare alla sfiducia (vedi articolo), apparentemente non sembra turbare più di tanto il primo cittadino e i dirigenti di Italia Viva.
Oggi pomeriggio, in occasione delle firma del gemellaggio con la città francese di La Garenne-Colombes, Casini girava con un sorriso rassicurante stampato sul volto che nessuna domanda ha scalfito. Cosa pensi delle condizioni che gli verranno poste dal Pd, è condensato in questa unica dichiarazione che si riesce ad estorcergli: “Ho fiducia nel gruppo dirigente del Pd di Bagno a Ripoli, che anche io ho contribuito a costruire. Sono convinto che troveremo insieme i modi e le forme per continuare questa collaborazione nel modo più proficuo per il bene della nostra comunità di Bagno a Ripoli”. Quando vi incontrerete? “Ci incontreremo a breve”.
Presente alla cerimonia del gemellaggio anche il parlamentare europeo Nicola Danti, coordinatore regionale di Italia Viva. Anche lui preferisce non entrare nel merito del aut aut che il Pd si prepara a dare al sindaco e commenta più in generale il “caso Casini”: “Penso sia stata una reazione eccessiva rispetto a un caso che è capitato anche altre volte – dice Danti -. Abbiamo avuto un presidente di Regione (Rossi ndr) che ha fondato un altro partito e altri sindaci che hanno cambiato partito”. E sulle condizioni poste dal Pd: “So solo ciò che ho letto su QuiAntella. E’ il sindaco che parlerà con loro; è una questione amministrativa non politica. Io parlo col Pd regionale e nazionale, non col Pd di Bagno a Ripoli con il quale parla il sindaco Casini. Sono convinto che le ragioni della politica prevarranno”.