Lotti: “Giocare al Viola Park durante i lavori allo stadio”

“Giocare al Viola Park le partite della Fiorentina durante i lavori allo stadio Franchi”: la singolare proposta arriva dall’ex ministro dello Sport, Luca Lotti, attuale consulente esterno per l’Empoli Calcio, che l’ha lanciata dai microfoni di Toscana Tv.  “Io penso che il Viola Park, oltre che essere un grande investimento, potrebbe essere anche una soluzione – ha detto commentando la vicenda stadio -. Ma qui mi limito a commentare da osservatore. Prendo l’esempio del Real e del Barcellona che, durante i lavori al proprio stadio, hanno sfruttato il centro sportivo. Non la vedrei una soluzione impossibile”. 

Ampliare le tribune del mini stadio “Curva Fiesole” da 3.000 a 16.000 posti, anche ad un occhio inesperto, appare alquanto problematico. Per non parlare dell’impatto sulla zona di un afflusso di tifosi così imponente. Forse sfugge che ad oggi e fino a quando non entrerà in funzione la tramvia (quindi nel 2026) la capienza dello stadio del Viola Park è addirittura limitata a 2.000 spettatori.

La proposta ha fatto restare sbalordito anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini: “E’ certo che non è possibile questa come soluzione: significherebbe per la Fiorentina smontare una delle perle del Viola Park il mini stadio da 3.000 posti. Sarebbe un assurdo totale: sarebbe un costo, uno spreco e uno spregio al più bel centro sportivo. Peraltro uno spreco inutile. Non vedo proprio perché la Fiorentina dovrebbe fare una cosa del genere e infatti non è assolutamente passato per la testa nemmeno per sogno al club di avanzare una proposta del genere. Sullo stadio lo dico da tempo c’è un’unica soluzione: sospendere l’iter, ottenere dal governo il congelamento delle risorse che è assolutamente possibile e rinviare l’avvio dei lavori alla prossima amministrazione comunale che potrà così ricalibrare con la Fiorentina il progetto stadio. Sfruttare questo tempo per rivedere il progetto di cantierizzazione prevedendo, cosa anche questa assolutamente fattibile, la possibilità di far coesistere lavori e partite di calcio con presenza quanto più possibile del pubblico”.