Sono stati giorni di intenso lavoro per Amalia Bergamasco, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Teresa Mattei di Bagno a Ripoli, che raggruppa la media Granacci e le scuole elementari e dell’infanzia del Padule (Enriquez Agnoletti), di Rimaggio (Frizzi), di Croce a Varliano (Fratelli Manzi). Domani, lunedì 14 settembre, primo giorno di scuola per quasi un migliaio di bambini: sarà la prova del fuoco per le procedure anti Covid 19 studiate in queste settimane.
Preoccupata?
“Siamo consapevoli che l’azzeramento del rischio non ci può essere, ma siamo vigili e sempre in allerta – risponde la professoressa Bergamasco -. Abbiamo lavorato tutta l’estate perchè gli alunni possano tornare nella massima sicurezza possibile con le risorse a disposizione. Abbiamo collaborato con il responsabile sicurezza Stefano Taiti, e col nostro medico, la dottoressa Claudia Ronti. Ci siamo avvalsi della collaborazione studio Qart Progetti dell’architetto Matteo Fioravanti”.
Avete messo a punto un sistema di cartellonistica particolarmente studiato?
“Sì, grazie all’architetto Fioravanti abbiamo installato all’esterno e all’interno delle scuole una cartellonistica informativa per gli alunni e per chi entra, con i colori degli evidenziatori. Pannelli gialli per la scuola primaria e secondaria; magenta per bambini delle scuole d’infanzia. E’ importante che il percorso comunicativo sia attrattivo, che colpisca l’attenzione anche dei più piccoli”.
Gli ingressi saranno scaglionati?
“Per evitare assembramenti abbiamo previsto ingressi scaglionati di dieci minuti per la scuola secondaria, di 15 per la primaria, di mezz’ora per l’infanzia. Abbiamo studiato percorsi di entrata e uscita diversificati sfruttando le porte di emergenza”.
Tutto a posto per i banchi monoposto?
“Alla secondaria sì. Alla primaria invece attendiamo i nuovi tavoli quadrati di 130 centrimetri di lato ai quali possono sedere quattro bambini mantenendo un metro di distanza l’uno dall’altro. Noi facciamo parte movimento ‘Scuole senza zaino’ e nelle linee guida è consigliata la predisposizione delle aule con banchi quadrati per mantenere il progetto educativo”.
Alla Granacci ogni locale disponibile è stato trasformato in aula?
“Abbiamo sacrificato i nostri bei laboratori, la biblioteca, l’auditorium. L’attività dei laboratori sarà limitata, anche se si cercherà di attivare la didattica comunque. Purtroppo non è possibile il lavoro di gruppo con l’interazione fra i ragazzi. Però non vogliamo tornare al vecchio sistema della lezione frontale. Dobbiamo trovare nuovi modi per non abbandonare la nostra idea di scuola innovativa”.
Vi sono arrivati i “rinforzi” promessi dal Ministero?
“Ci hanno assegnato 5 docenti per la scuola d’infanzia e 2 per la secondaria, ora vanno attivare le procedure per cercarli. Al momento mancano i docenti per assicurare la normale attività, sono fiduciosa che in breve tempo arrivino le nomine”.
E’ stato un lavoro complesso riorganizzare la scuola in base alle norme anti Covid?
“Abbiamo lavorato a questo progetto tutta l’estate. Desidero ringraziare per la collaborazione e l’impegno la mia vice Valentina Salani, la presidente del Consiglio di istituto Giovanna Bussi, il personale Ata, la segreteria che è stata sempre aperta anche nei mesi del lockdown, la direttore dei servizi generali e amministrativi Simona Martinelli, tutti i docenti delle scuole e l’Amministrazione comunale che ci ha supportato, con l’acquisto di banchi e strumenti mulimediali e con interventi di edilizia leggera. E’ stato faticoso, ma ora siamo pronti a partire”.