“Bagno a Ripoli R1PUD1A la guerra”. Da oggi questa scritta campeggia sulla facciata del palazzo comunale in piazza della Vittoria. È stato affisso nel pomeriggio lo striscione della campagna nazionale per la Pace ideata da Emergency per ricordare come l’articolo 11 della Costituzione italiana sancisca il “rifiuto della guerra come strumento di offesa e mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Presenti all’iniziativa il sindaco Francesco Pignotti, l’assessora ai Diritti Sandra Baragli e i rappresentanti della Commissione per la Pace e i diritti, guidati dalla presidente Silvia Innocenti, e dello Spi Cgil.
Oltre ad aderire alla campagna R1PUD1A di Emergency, il Comune ha scelto di entrare a far parte del Coordinamento nazionale degli enti locali per la Pace, che attraverso numerose attività su tutto il territorio promuove l’impegno dei Comuni, delle Province e delle Regioni a sostegno dei diritti umani, della solidarietà e della cooperazione internazionale.
“Ancora una volta – commenta l’assessora Baragli – il nostro Comune si schiera dalla parte della Pace e dei diritti, sanciti dalla nostra Costituzione. In questo momento storico anche l’Europa e il Mediterraneo stanno facendo i conti con una conflittualità che speravamo di aver superato. Nel nostro piccolo, la nostra comunità continuerà ad impegnarsi per rafforzare la Pace e fare squadra con gli altri comuni”.
L’iniziativa viene bollata come “incoerente e ipocrita” dal M5Stelle ripolese: “Sorprende il coraggio con cui sindaco e giunta possono dichiarare di ripudiare la guerra, quando il Pd, partito di cui fanno parte e che è maggioranza nel nostro Comune, non la ripudia affatto – si afferma in una nota -. Questo partito, infatti, ha sempre e costantemente votato a favore dell’invio di armi in Ucraina. Quindi, i nostri amministratori non possono lavarsi la coscienza attaccando uno striscione per darsi una pennellata di arcobaleno. Abbiano un mimino di decenza e quantomeno smettano di usare striscioni e bandiere che sono simbolo di ciò che essi stessi rinnegano; altrimenti è solo ipocrisia”.