Uno “scudo blu” a difesa dell’Oratorio di Santa Caterina. Si tratta di un simbolo riconosciuto di protezione internazionale, al pari della “croce rossa” o “mezzaluna rossa” per mezzi e edifici civili. Anche i beni culturali, come le persone, devono essere protetti dalle davastazioni di possibili guerre. Oggi lo “scudo blu” è stato apposto da Francesco Pasquinucci, presidente del comitato di Bagno a Ripoli della Croce rossa italiana, sull’Oratorio di Santa Caterina, in occasione del festeggiamenti dei 160 anni di fondazione dell’associazione.
Lo “scudo blu” proteggerà anche l’antico Spedale del Bigallo e la Fonte della Fata Morgana. I tre monumenti del territorio, meritevoli di tutela, sono stati indicati dal Comune rappresentato dall’assessora a sociale e cultura Eleonora Francois: “Ma altri se ne potranno aggiungere” ha detto.
“Lo scudo blu – ha spiegato Pasquinucci – difende i beni culturali da bombardamenti a tappeto, saccheggio, uso improprio come stabilito dalla Convenzione dell’Aia del 1954, la cui violazione è considerata un reato”.
Quelli nel comune di Bagno a Ripoli sono i primi scudi blu assegnati dalla Cri in provincia di Firenze e tra i pochissimi, al momento, in Toscana.
Nell’occasione, la Cri di Bagno a Ripoli ha inaugurato una nuova auto destinata soprattutto ai servizi di protezione civile. Il mezzo è dedicato al dottor Paolo Serraglini, “medico di campagna”, come amava definirsi, che è stato un punto di riferimento importante per la popolazione. Il taglio del nastro è stato effettuato dai figli, Marco e Barbara, e dalla moglie Cristina.