Lezioni non più nelle aule tradizionali ma in ambienti concepiti come laboratorio in cui gli alunni ruoteranno sulla base dell’orario settimanale, sul modello universitario. E’ il “Progetto Dada” presentato oggi (mercoledì 20 marzo) dalla dirigenza dell’Istituto Elsa Morante che ha sede a San Marcellino, in via Chiantigiana. Un’ottima notizia soprattuto per gli studenti che frequentano la scuola media Granacci di Bagno a Ripoli, dove la sperimentazione “classi senza aule” è stata avviata proprio nel corso di quest’anno scolastico, e che sceglieranno l’Elsa Morante per proseguire i loro studi, trovando un analogo metodo didattico.
Il “Progetto Dada (Didattica e ambienti di apprendimento) è stato illustrato dalla dirigente scolastica, professoressa Laura Giannini, dalla vicepreside Manuela Carboni e dalla professoressa Elisa Lelli. Fra i contributi di realtà che stanno già sperimentando questa innovazione, quello della preside della Granacci, Amalia Bergamasco, e del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.
L’istituto Elsa Morante, che conta circa 400 studenti, è stato diviso in dipartimenti per discipline, ognuno contraddistinto da un colore, perchè anche la parte cromatica ha una sua funzione in questa innovazione didattica. “Al di là delle grandi riforme strutturale della scuola – ha detto la preside Giannini – occorre lavorare sulla didattica quotidiana, sull’organizzazione dei tempi e degli spazi. Stare ore fermi seduti in un banco non favorisce l’apprendimento. Muovere gli studenti ci permette di tenerli più attivi. Avere aule-laboratorio ci consente di attrezzarle per la materia che viene insegnata”. “Sappiamo di fare una cosa ‘controvento’ – ha spiegato la professoressa Lelli, riallacciandosi al titolo della canzone di Elisa cantata da Denise, studentessa della I C, come intermezzo musicale – Siamo uno dei primi professionali in Italia ad adottare questa sperimentazione. Portiamo avanti il nostro sogno”.
La preside Amalia Bergamasco, nel suo intervento, forse anche perché aveva accanto il sindaco, ha puntato molto sull’importanza che la scuola sia supportata dall’Amministrazione comunale. “Siamo una realtà molto viva – ha detto – L’Istituto comprensivo Mattei ha una grande tradizione di progetti innovativi che risale agli anni Sessanta. Avevamo voglia di sperimentare ma anche bisogno di un sostegno per gli arredi degli ambienti, così abbiamo fatto un pellegrinaggio in Comune e, evidentemente, siamo stati convincenti”. “L’entusiamo dei professori e dei ragazzi ci ha convinti a investire sulla Granacci – ha ammesso il sindaco Casini – Il progetto era coinvolgente e noi abbiamo fatto la nostra parte”.
Per la ristrutturazione degli spazi, l’Elsa Morante si è avvalsa dei fondi messi a disposizione dalla Città Metropolitana con cui sono stati acquistati: 432 armadietti da destinare ai singoli studenti per la tenuta di oggetti personali e materiale didattico; l’arredo modulare polifunzionale e attrezzature elettroniche. L’ampliamento dell’attuale edificio scolastico, con la costruzione di uno stabile attiguo di dimensioni comparabili a quello attualmente utilizzato (i lavori dovrebbero concludersi nell’estate del 2020), permetterà di dare al progetto, nel giro dei prossimi anni, un più ampio respiro.