Una trentina di cittadini di Bagno a Ripoli si sono alternati in una lettura collettiva di brani della vita di Giacomo Matteotti: dall’amore per la moglie Velia, agli scontri verbali in Parlamento con Mussolini, all’omicidio, avvenuto un secolo fa, il 10 giugno del 1924, compiuto da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini.
Con lo spettacolo “Matteotti 100”, ideato dall’attore e drammaturgo Massimo Salvianti della Compagnia Arca Azzurra, messo in scena ieri sera al giardino dei Ponti, Bagno a Ripoli ha celebrato gli ottanta anni dalla liberazione dal nazifascismo.
Dopo gli intgerventi del sindaco Francesco Pignotti, che ha ricordato la figura del partigiano “Topino” Giulio Consigli, l’ultimo superstite della Brigata Sinigallia recentemente scomparso; di Luigi Remaschi, presidente della sezione Anpi “Pietro Ferruzzi” di Bagno a Ripoli; di Marco Grassi di Anei (associazione militari internati) e di Lorenzo Tombelli di Aned (ex deportati), spazio alla lettura collettiva.
Sul palco si sono avvicendati una trentina di “lettori” fra i quali anche i consiglieri comunali Rosanna Landini (Pd), Sonia Redini (Cittadinanza attiva) e Fabio Venturi (Fratelli d’Italia), a dimostrazione di una celebrazione condivisa, almeno a Bagno a Ripoli.
La formula del ping pong dialettico tra un lettore e l’altro si è rivelata quanto mai efficace nel tenere sempre alta l’attenzione della platea, che ha seguito con grande trasporto il racconto del susseguirsi degli avvenimenti, fino al drammatico finale. Al termine i complimenti del sindaco Pignotti, degli assessori Baragli, Nocentini, Conti, Petruzzi e, soprattutto, il caloroso applauso da parte del pubblico.
Ecco in ordine alfabetico tutti coloro che hanno partecipato alla lettura collettiva: Andrea Bencini, Leonardo Bianchi, Gianna Capecchi, Sonia Casini, Emanuele Cellai, Lucia Chellini, Manuela Corsini, Federica Cresci, Vincenzo Fantozzi, Riccardo Fracchiolla, Adelmo Franceschini, Carlotta Gradi, Rossana Landini, Camilla Lattanzi, Anna Masoni, Annalisa Massari, Patrizia Meringolo, Stefano Meucci, Adriana Mezzetti, Elena Mondovecchio, Filippo Ninci, Enzo Pacini, Ilva Palchetti, Ilaria Piazzini, Stefano Pisilli, Sonia Redini, Tiziano Rugiati, Viola Salvadori, Lucia Tesi, Vania Valoriani, Fabio Venturi, Virginia Vezzoso, Daniele Violi, Mauro Zaccariello.
Le celebrazioni per la Liberazione di Bagno a Ripoli preseguono stasera, ai giardini della Casa del Popolo di Grassina. Dalle 21.15 il Bagno Balena ospiterà “Amicizie resistenti”, il racconto della vita e delle gesta dei partigiani ripolesi Enrico Tacconi e Armido Spagnoli.
Buona Liberazione a tutti.
La memoria storica dovrebbe sempre e comunque sussistere e sopravviverci.
Passando ogni giorno da Villa Triste in autobus, alcuni utenti notano che, pur impercettibilmente, mi tocco con l’indice ed il pollice destro. Solo un signore, non so se a me coetaneo o meno, ha capito perchè lo facessi. Così abbiamo parlato: Villa Triste si chiama così perchè lì agivano gli squadristi fascisti della famigerata Banda Carità e lì fu massacrato ed ucciso un ragazzetto di poco più di 16 anni, Bruno Fanciullacci. E c’è anche la Fermata su Via Bolognese! Ora, la domanda che io mi pongo: della storia recentissima e dei morti recentissimi, vedi Berlusconi, per l’anniversario (1?) o la morte listiamo a lutto ogni bandiera. L’11 agosto p.v. è la liberazione di Firenze. Ci scommetto la poca età che ho
che a Villa Triste nessuno metterà manco una foglia di alloro.
Si consiglia da Leggere: Manifesto del PNF di Gentile contro Manifesto Antifascista di Benedetto Croce. Ma Villa Triste lo sapevo già, prima di leggere il suddetto libro, compresa la scritta più sotto, incisa su marmo anche se ridotta nel testo, di Salvemini.
Meditate.
Da una che legge. E tanto.