Parte male il dialogo a sinistra in vista di una possiile rinnovata alleanza per il Comune di Bagno a Ripoli (attualmente LeU conta su tre consiglieri comunali usciti dal Pd: Zanella, Franchini, Briziarelli). Liberi e Uguali fredda subito l’apertura ad un possibile proseguimento, lanciata dal segretario comunale del Pd, Francesco Pignotti, nel corso dell’assemblea che ha sancito l’investitura del sindaco Casini per la prossima corsa elettorale.
“Il Partito democratico di Bagno a Ripoli si è unanimemente espresso, nell’assemblea comunale del 30 ottobre, per la ricandidatura a sindaco di Francesco Casini e per la ricerca di alleanze elettorali – dice Eleonora Padula, portavoce di Leu Bagno a Ripoli – Facciamo notare che l’una cosa contraddice l’altra: le coalizioni si costruiscono a partire dalla definizione di un programma; solo dopo può individuarsi, tra alleati, la figura in grado di rappresentarlo al meglio. Del resto è quanto definimmo, di massima, in una riunione Pd-Leu di pochi mesi fa, né fu detto qualcosa di diverso al momento di fissare, per questi stessi giorni, il concreto avvio del confronto programmatico. Legittimo che il Pd, da parte sua, rivendichi l’operato del sindaco in questo primo mandato: del tutto controproducenti, se c’è interesse a interloquire con altre forze, a cominciare da quelle che compongono l’attuale coalizione in Consiglio comunale, sono invece gesti unilaterali, mosse arroganti e fatti compiuti. Le normali procedure, in delicati passaggi politici, sono della massima importanza: a non tenerne conto il Pd locale fa capire, dietro le frasi retoriche sull’ampia unità «contro gli estremisti», ancora ripetute sabato scorso a un’iniziativa organizzata dall’ex presidente del circolo Arci di Ponte a Ema, di puntare in realtà all’autosufficienza. Se ne assume pertanto le conseguenze”.