La comunità di Mondegi bene comune, che si appresta a festeggiare i cinque anni di occupazione di due coloniche e buona parte dei terreni della fattoria, ha inviato una lettera aperta (protocollata ieri, martedì 7 maggio) alla Città metropolitana (proprietaria di Villa Mondeggi e terreni circostanti) e al Comune di Bagno a Ripoli, competente per territorio. “Per ricordare – affermano i mondeggini – i nostri continui sforzi per regolarizzare questa esperienza. Ne è una prova anche la nascita della nuova associazione Amici di Mondeggi di cui fanno parte centinaia di cittadini e molte associazioni e coperative del territorio”.
Il documento riassume le ultime vicende legate alla tenuta di Mondegi, fino all’asta andata deserta lo scorso marzo. Ricorda che la Città metropolitana ha tolto Mondeggi dal piano delle alienazioni ma cita un’intervista. rilasciata il 30 marzo a QuiAntella (vedi articolo) dalla consigliera Benedetta Albanese, nella quale afferma: “Mondeggi potrebbe essere rimessa in vendita tutta insieme o per lotti o seguendo il nuovo regolamento per la valorizzazione dei beni comuni al quale stiamo lavorando e che spero sia pronto entro luglio”.
“Da quanto riportato – si legge nella letera aperta – emerge chiaramente che la Città Metropolitana, e in analogia anche il Comune di Bagno a Ripoli, ad oggi non riescono ad immaginare per Mondeggi un futuro diverso dalla vendita totale o parziale, nonostante l’importante collezione di bandi di vendita andati deserti che sono riusciti ad accumulare. Per contro, la Comunità di Mondeggi ha da sempre ben chiaro il destino della tenuta, il cui sviluppo progettuale sia dal punto di vista agricolo che dell’innovazione sociale deve necessariamente passare dal preventivo riconoscimento di Mondeggi come un bene comune a servizio della collettività”.
“Nonostante le numerose porte sempre trovate chiuse – prosegue la lettera aperta -, non abbiamo mai smesso di chiedere l’inizio di un dialogo con Città Metropolitana e Comune per illustrare i nostri progetti e per esplorare la possibilità di dare insieme un futuro a Mondeggi diverso dalla vendita. Per poter favorire questo percorso, ci siamo da poco dotati anche di un comitato di scopo (“Comitato di Mondeggi Bene Comune”) dotato di regolare codice fiscale, che si pone come interfaccia dialogante fra la Comunità di Mondeggi e gli enti pubblici. E’ importante mettere in evidenza che tale comitato raggruppa al suo interno, oltre a cittadini interessati al futuro di Mondeggi, anche un buon numero di associazioni, cooperative, comitati del territorio ripolese e fiorentino, che vedono in Mondeggi il luogo ideale ove sviluppare i propri progetti”.
“Considerato tutto quanto sopra esposto – conclude la lettera aperta -, anche in prospettiva della prossima scadenza elettorale, reiteriamo con forza la richiesta di iniziare un percorso di dialogo che consenta un confronto – senza pregiudizi reciproci – su un futuro per la tenuta di Mondeggi diverso dalla vendita, al fine di assicurare la conservazione del bene per le future generazioni e di realizzare una redditività sociale a lungo termine per tutto il territorio”.