Legambiente accusa il Comune di Bagno a Ripoli di aver “rubato” il marchio per “FestAmbiente”, la serie di iniziative previste in questi giorni sul territorio, e lo diffida ad usare ancora questa denominazione, riservandosi di mettere nel mezzo gli avvocati.
“Siamo venuti a conoscenza, solo dopo essere stata già resa pubblica, della manifestazione organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli dal 21 al 27 ottobre e denominata FestAmbiente 2019 – scrivono in una nota Pierfilippo Checchi, Enzo Pranzini e Carlo Milano, responsabili del circolo Legambiente di Bagno a Ripoli – Pur non avendo nulla in contrario sulle iniziative previste vogliamo precisare che il titolo scelto per la manifestazione fa uso di una denominazione che caratterizza da 30 anni uno dei più importanti appuntamenti annuali di Legambiente e che per questo motivo costituisce un marchio registrato che non può essere utilizzato senza il consenso dell’associazione ambientalista. Deploriamo il fatto che il Comune di Bagno a Ripoli, pur essendo a conoscenza di questa realtà, non abbia avuto il tatto e la correttezza di coinvolgere anticipatamente il circolo territoriale di Legambiente nell’organizzazione di tale evento sulle tematiche ambientali (tanto più che il circolo è a sua volta impegnato nella collaborazione con gli istituti scolastici del territorio) né di richiedere alla direzione nazionale di Legambiente l’autorizzazione all’utilizzo della denominazione, di cui è giuridicamente titolare. Diffidiamo pertanto l’Amministrazione comunale di Bagno Ripoli o chiunque altro ad utilizzare in modo illegittimo la denominazione di FestAmbiente e valuteremo come difendere i nostri diritti nelle sedi che riterremo più opportune”.
La presidenza : P. Checchi , E. Pranzini, C. Milano