Il “rimodellamento morfologico” con le terre di scavo dei lavori della terza corsia dell’autostrada sta procedendo spedito. La zona dell’Isone, ai piedi della collina di San Donato, offre un nuovo panorama: il torrente è incanalato in un grosso tubo sotterraneo e la valle è un po’ meno… valle, rialzata in alcuni punti di diversi metri.
Tutto come previsto dal progetto di Autostrade. Quando i lavori saranno terminati la valle (seppur rialzata) dovrebbe riappropriarsi dell’aspetto originario, coperta da prati e ulivi e con il torrente riportato in superficie. Ma dovremo aspettare diversi anni, almeno quelli necessari a scavare la nuova galleria di San Donato i cui lavori non sono ancora stati appaltati.
Nel frattempo l’aspetto è quello che QuiAntella ha documentato nel video girato ieri, domenica 28 dicembre 2020.
Che spettacolo triste! Non voglio usare altri aggettivi.
Tutte le “battaglie” che abbiamo fatto negli anni passati per la difesa del nostro territorio sono state vinte dall’Arroganza Autostrade con il silenzio dell’Amministrazione che non ha scelto lo schieramento giusto.
Purtroppo, la valle dell’Isone è stata sconvolta in profondità con la distruzione delle caratteristiche botaniche e faunistiche.
Ma la NATURA sarà la vincitrice dello scontro finale, quando si riapproprierà delle sue emergenze e dei suoi spazi e speriamo che l’Isone non si vendichi verso i cittadini che non hanno saputo difenderlo (ricordiamoci che nella storia ha esondato ben 11 volte (!!) e, in alcuni, casi con conseguenze catastrofiche.
In una delle tante assemblee pubbliche profetizzai venti anni di lavori… forse sono stato ottimista.
Grazie Francesco, per questo video-reagalo di Natale che hai fatto ai cittadini, i quali dovrebbero riflettere e tentare un’ultima “sortita” per mitigare, per quanto ancora possibile, i danni irreparabili che le ruspe stanno facendo
Massimo Casprini
Massimo… tutto tra l’indifferenza generale dei cittadini
E, prendendomi la responsabilità di quello che dico, tra il plauso del PD locale
Come non temere che la natura si riappropri dell’ennesimo delitto degli umani? Chi risponderà delle conseguenze? In quale caverna saranno scappati questi pavidi omucoli sottomessi agli interessi speculativi e predatori ?