Risposte? Zero. Chiarimenti? Zero. Presenza del Comune? Zero L’impatto col punto informativo sui lavori per la terza corsia, predisposto da Società Autostrade e Comune, non pare aver fatto un buon esordio. La denuncia arriva da Giancarlo Giannelli e sua moglie Nicoletta Martelli che abitano in via Lavagnini al n. 81, in una delle palazzine che delimitano il “fronte” davanti al quale sorgerà la galleria artificiale.
“Martedì 11 ottobre siamo andati in Comune per l’appuntamento fissato precedentemente – raccontano – Avevamo comunicato i nostri quesiti e fornito, come richiesto, i numeri delle particelle catastali della nostra abitazione. Volevamo saper quando inizieranno i lavori per la galleria, da quale punto (la galleria è lunga circa 300 metri ndr), per quanto tempo dovremo lasciare la nostra casa e con quanto anticipo saremo avvertiti. Bene: a nessuna di queste domande abbiamo avuto risposte precise. Ma se non erano in grado di dare indicazioni, perché ci hanno dato l’appuntamento?”.
Ad affrontare i coniugi Giannelli solo tre tecnici di Autostrade, che li hanno ricevuti alle 17 anche se l’appuntamento era per le 16.10. “La cosa che più ci ha sconcertati – dicono ancora – è la totale assenza di un rappresentante del Comune per affiancarci e anche per testimoniare in caso di eventuali impegni. Invece non si è visto nessuno”. Eppure sul sito del Comune si legge: “Un punto informativo composto da tecnici di Società Autostrade e tecnici comunali sarà a disposizione dei cittadini che vorranno chiedere informazioni e chiarimenti specifici in merito all’ampliamento della Terza Corsia dell’A1”. I tecnici del Comune dov’erano?
Il problema dell’incertezza sul proprio futuro prossimo (ma quanto prossimo?) è condiviso da almeno una cinquantina di nuclei familiari, in pratica tutti quelli che abitano fronte A1. Le domande di Giancarlo e Nicoletta, sono certamente condivise anche dagli altri, per cui risposte precise sarebbero state di interesse per molti cittadini. “Quello che dà più noi in questa vicenda – aggiunge Giancarlo – è vivere nell’incertezza. E ancor più che per noi, questo vale per chi ha in casa anziani o bambini che vanno a scuola. Ci hanno ripetuto che la valutazione di rumore e vibrazioni dipenderà da Arpat e che comunque ci diranno di abbandonare la nostra casa con un preavviso idoneo. Ma che significa idoneo?”.